Rubrica Così è anche se (non) vi pare di Nino Ruggero
Che bello, una vittoria! La linea internet che va e viene; le notizie che arrivano e non arrivano. Un lungo “black out” sull’ingolfato tragitto telematico. Mancano pochi minuti alla fine: il risultato è fermo sullo zero a zero. Quasi quasi lo spengo questo benedetto computer, ultimo e solo baluardo di una precaria informazione sempre più latitante. Ormai siamo alla fine, il pareggio è cosa fatta. Poi il risveglio, anche del computer, quando oramai la partita dovrebbe essere finita. Arriva sul display un gooooool che non finisce mai: è fatta! La Paganese ha segnato. E’ come ricevere un telegramma: segna Galizia su calcio di rigore. Emozioni a non finire, quasi pari a quelle dei tempi eroici delle primordiali comunicazioni. È ritornata finalmente la vittoria! Bravi, ragazzi! Mi riferisco non solo alla squadra, capace di riappropriarsi di posizioni in classifica più consoni al suo valore, ma anche ai giovani colleghi dell’ufficio stampa che compiono autentiche capriole per non far mancare dalla trasferte un minimo di informazione.
Una volta tanto possiamo dire che non è andata male; anzi, a dire il vero, è andata bene. Segnare a pochi minuti dalla fine un gol che ti porta tre punti preziosissimi è il massimo per una squadra che deve riacquistare, e lo sta facendo, una sua dimensione.
La trasferta di Giulianova era molto temuta, non tanto per il valore degli avversari, quanto per l’altalenante e sconcertante rendimento dei “nostri” che nel recente passato, nelle partite – sulla carta - ritenute abbordabili, avevano fatto naufragare malcelati sogni di grandezza. Come dimenticare l’esito delle trasferte di Celano e di Aprilia?
Mancava da tempo una vittoria in trasferta. E’ arrivata negli ultimi minuti di una gara tiratissima, sempre dall’esito incerto al cospetto di una sparuta pattuglia di addetti ai lavori, in uno stadio triste e muto per uno strano e poco condivisibile provvedimento di “porte chiuse”.
Arrivano, benvenuti, tre punti che potrebbero rappresentare una specie di ipoteca nella rincorsa alla promozione attraverso la disputa dei play-off. Visto che dobbiamo guardarci le spalle, e che è perfettamente inutile amareggiarsi e guardare su in classifica, tiriamo allora anche un bel sospiro di sollievo per i concomitanti risultati di altre compagini. I tre punti guadagnati nel silenzio dello stadio di Giulianova, infatti, fanno il paio con la mezza battuta d’arresto del Gavorrano e con la sconfitta del Chieti a Melfi.
Sì, lo so, dovremmo guardare solo alle cose di casa nostra; dovremmo parlare della buona prestazione complessiva della squadra, finalmente nella tradizionale casacca azzurra con pantaloncini bianchi. Ma, con i tempi che corrono, è bene dare anche uno sguardo a chi punta alla stesso, identico traguardo.
C’è poco tempo per ritenersi soddisfatti di un risultato finalmente pieno. Il calendario non concede tregua e mercoledì bisognerà affrontare in un turno infrasettimanale al “Marcello Torre” proprio il Gavorrano, che è una delle squadre che aspirano alla disputa dei play-off. Non conosco le condizioni fisiche degli atleti che domenica a Giulianova hanno mantenuto fede al muto patto stilato nel chiuso dello spogliatoio, quando si sono guardati in viso, all’indomani della brutta “scoppola” di Aprilia.
Palumbo, da tecnico navigato, sa bene che tre gare in sette giorni di calendario non possono essere sostenute con la stessa intensità agonistica. Vorrebbe apportare qualche variazione alla formazione, anche se la scelta non è molto varia. Potrebbe esordire, per questo, De Martino, ultimo arrivo nella campagna di gennaio, che però è fermo da un bel po’ e non ha ancora il ritmo partita nelle gambe.
Il discorso investe un antico dilemma e qui parafraserei i dubbi notturni di Gigi Marzullo, una specie di: “si deve giocare per arrivare alla forma o si deve essere in forma per giocare?”
Bel dilemma per Pino Palumbo costretto a vere e proprie acrobazie quando deve cambiare l’assetto tattico della squadra. Per fortuna – da quello che ho potuto captare dalle risultanze della gara di domenica scorsa - pare che il giovane Loiacono, spostato sulla sinistra, lui che è un destro naturale, abbia dato buone risposta al tecnico. Addirittura è stato suo il cross nel secondo tempo che aveva innescato le aeree potenzialità ancora inespresse di Fava con un preciso cross dalla sinistra, effettuato con il piede destro. Pallone indirizzato poi di testa, in elevazione, dal centravanti nell’angolo alla destra del portiere abruzzese, salvatosi con un plastico volo.
Bene, così Palumbo avrà finalmente qualche problema di abbondanza in difesa; così come lo avrà mercoledì quando, prevedibilmente, ci sarà il rientro di Luchino Orlando al centro dell’attacco.
E’ una gara da non sottovalutare quella con il Gavorrano. Tre punti darebbero corpo e sostanza alle ambizioni di play-off perché scaverebbero un bell’abisso in classifica proprio con i toscani. Un’occasione, dunque, da non perdere. Senza però minimamente sottovalutare le potenzialità degli avversari che non si trovano lì in classifica per caso.
E occhio particolarmente al centravanti Fioretti, capocannoniere del girone.
Fusco, pensaci tu!
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com