Dopo il dramma di Morosini il pallone, già mercoledì, come giusto che fosse, è tornato a rotolare alla stessa maniera ma nella mente e nelle orecchie, ancora, il minuto assordante di silenzio calato anche sul "Torre" per ricordare la figura più come uomo, come è emerso in questi giorni, che anche quella di calciatore di Piermario. Una vicenda che ha colpito tutti in modo trasversale senza colori e distinzioni. Toccante l'idea del gruppo della "Gioventù" di restare in silenzio per 25 minuti, ricordando il suo numero di maglia, come recitava lo striscione nel settore distinti, come quello "Ciao Moro, riposa in pace" esposto in Curva Nord. Ora riabbraccerà i suoi cari e forse il destino l'avrà avuta vinta su una famiglia devastata dalle disgrazie a ripetizioni. Piermario è morto mentre svolgeva il suo lavoro di sportivo e a lui ci riconduciamo seguendo la sua passione per riprendere il filo della nostra che ci porta a seguire la Paganese che nel penultimo turno infrasettimanale ha affrontato il Catanzaro, conquistando un punto prezioso per come s'era messa la partita, con una formazione in piena emergenza per l'assenza di cinque titolari, dovendo rimediare allo svantaggio e contenendo gli ospiti, una volta rimasti in inferiorità numerica per l'espulsione di Pepe. Non c'è tempo per disamine tattiche e disquisizioni tecniche, il campionato in questa fase corre veloce e brucia anche le considerazioni di chi dovrebbe farle e allora la mente è già alla trasferta di Melfi dove la Paganese nei due precedenti incontri della sua storia non ha mai vinto, contro un formazioni che è tra le più in forma del momento. Con il Catanzaro è giusto sottolineare come non è stato possibile sfatare il tabù vittoria, contro le big del campionato. Nessuna squadra delle prime sei sette è stata sconfitta dalla Paganese, un dato su cui riflettere e che mette anche in apprensione per l'imminente conquista dei play-off. E' pur vero che Palumbo, non ha mai potuto schierare tutti gli effettivi a disposizione e speriamo che una volta conquistati questi benedetti play-off, la Paganese possa essere al gran completo. Certo c'è poco da stare sereni su questo dato, se si pensa che solo con L'Aquila il bilancio è in parità, mentre con le altre si registrano al massimo un pareggio e una sconfitta nel doppio confronto e con il Chieti s'è perso in entrambe le gare, mentre con l'Aprilia la posta in palio è stata divisa con una vittoria per parte. Ecco, l'Aprilia il nuovo che avanza e che insidia Gavorrano e pone nel mirino la Paganese, che ora è attesa da due trasferte Melfi e Aversa capace di sbancare di Chieti. Due partite decisive che Palumbo affronterà, sfruttando i due bonus a disposizione, senza schierare gli under con tutta la batteria degli over per garantirsi il lasciapassare per gli spareggi, dove poi tutto s'azzera e inizia un nuovo campionato, dove tutto sarà in mano al destino, come sempre.
Peppe Nocera per paganese.it