È un pomeriggio di gol e ricordi. Perché, se pensi al Chieti di Silvio
Paolucci che pareggia in casa con l'Aprilia e vola alla finale play-off
di Seconda Divisione, non puoi fare a meno di tornare con la mente ad un
undici anni fa, quando i neroverdi - presi per mano da un certo Fabio
Grosso - arrivarono nell'ex Serie C1. A fare la differenza, in un Guido
Angelini caldissimo, è il rigore trasformato da Sabbatini in avvio di
gara. I laziali provano in tutti in modi a completare la rimonta, dopo
il pareggio di Germani arrivato all'alba di una ripresa caratterizzata
da un maggior possesso palla di marca biancazzurra. Ma l'1-1 finale, in
virtù del pareggio dell'andata (2-2), premia i teatini per la migliore
posizione in classifica al termine della stagione regolare. Il sogno di
Vincenzo Vivarini di coronare nel migliore dei modi la sua prima
avventura lontano dall'Abruzzo, dunque, si infrange su quel prato che lo
ha visto protagonista fino alla passata stagione. Invece la favola del
Chieti targato Paolucci, e costruito dal duo Battisti-Di Giampaolo con
l'obiettivo primario di centrare la salvezza, continua: in finale c'è la
Paganese.
Il film della partita. La prima azione abruzzese porta
in dote il vantaggio. La difesa laziale pasticcia sull'affondo di
Bigoni, Aquino blocca la palla con il braccio e l'arbitro indica il
dischetto (tra le proteste degli ospiti). Dagli undici metri, Sabbatini -
che già all'andata aveva colpito su calcio di rigore - non sbaglia.
Siamo all'8 e la partita dei padroni di casa è già tutta in discesa.
L'avvio shock condiziona inevitabilmente il progetto tattico Vivarini,
perché il Chieti continuano ad avere in mano la partita e i biancazzurri
provano ad affondare. Con il passare dei minuti, l'Aprilia spinge
sempre con maggiore insistenza. Ma palle-gol limpite non arrivano. Così,
se si esclude il rigore dell'1-0 e un presunto penalty richiesto dai
pontini (contatto in area Pepe-Calderini) , il primo tempo si chiude
senza altre emozioni. Tutt'altra storia in avvio di ripresa: l'Aprilia
torna in campo con una mentalità completamente diversa e si porta subito
sul pareggio. Germani, subentrato nel primo tempo ad uno spento
Ceccarelli, raccoglie l'invito di Pignanlosa, anticipa i difensori di
casa e fa 1-1. Non è trascorso neppure un minuto, e tutto torna in
discussione. La palla che potrebbe cambiare definitivamente la storia
della partita capita, ancora una volta, sui piedi di Germani. Ma
l'esterno ospite, completamente smarcato, spara alle stelle. La risposta
del Chieti è racchiusa in un affondo di Fiore (Bifulco para) e in una
pericolosa accelerazione di Alessandra (palla sull'esterno della rete).
Comincia la girandola di cambi: Vivarini butta nella mischia il giovane
Di Mario e l'esperto Gritti; Paolucci risponde con Anastasi per Gammone e
Serpico per Alessandro. Sull'ultimo calcio d'angolo, anche Bifulco
raggiungere l'area avversaria per cercare di realizzare il
gol-qualificazione. Ma il risultato non cambia più: i colori della festa
sono quelli neroverdi.
CHIETI-APRILIA 1-1
CHIETI (4-2-3-1): Feola; Bigoni, Pepe, Migliorini, Malerba;
Amadio, Del Pinto; Fiore, Sabbatini, Berardino (11' pt Gammone, 29' st
Anastasi); Alessandro (41' st Serpico). A disposizione: Perucchini,
Gialloreto, Pedrocchi, Di Noia. Allenatore: Paolucci.
APRILIA (4-4-2): Bifulco; Gomes (24' st Di Mario),
Diakite, Aquino, Carta; Criaco, Cruciani, Croce, Buonaiuto (39' st
Gritti); Calderini (34' pt Germani), Pignalosa. A disposizione:
Pellegrino, Di Libero, Crialese, Salese. Allenatore: Vivarini.
MARCATORI: 8' pt Sabbatini su rigore (C); 1' st Germani (A).
ARBITRO: Borriello di Mantova.
NOTE: spettatori 2.500 circa, incasso non comunicato.
Espulso il tecnico Vivarini al 47' st per proteste. Ammoniti: Aquino,
Alessandro, Gammone, Malerba, Cruciani. Angoli: 4-4. Recupero: 2' e 3'.
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