La Paganese è tornata. Eppure, dopo il periodo negativo di metà campionato, un po’ tutti la consideravano ormai finita. L’impresa centrata nella semifinale play-off contro la Vigor Lamezia è sicuramente la miglior risposta che gli azzurrostellati potevano dare.
“E’ stata una partita incredibile – spiega nel post-gara mister Grassadonia -, i ragazzi sono stati eccezionali. Non era facile imporsi su questo campo, ma quando si allena un gruppo di uomini veri, tutto è più facile. La vittoria è tutta loro, io non posso prendermi alcun merito. Sono fortunato ad allenare un gruppo di uomini veri. Chiunque si fosse trovato in panchina al posto mio avrebbe fatto lo stesso”.
Una squadra nella quale il tecnico salernitano ha creduto fortemente, sin dalle prime giornate di campionato. “Abbiamo costruito questo gruppo nel quale crediamo tanto. Rispetto a quando andai via sono cambiate un po’ di cose e la Paganese è tornata quella di una volta. Adesso, però, non dobbiamo pensare di aver già vinto, perché contro il Chieti sarà un’altra battaglia”.
Euforico per l’impresa
centrata anche il direttore generale, Cosimo D’Eboli. “Siamo stati più
forti di tutto, anche di un arbitraggio scandaloso che ha fischiato
tutto contro di noi e ha espulso ingiustamente Nigro e De Martino.
Questo, però, avvalora ancor di più la nostra impresa”.
Non era facile espugnare un
campo infuocato come quello di Lamezia, ma la Paganese ci è riuscita
con cuore e determinazione. “L’atmosfera era infuocata – ha raccontato
D’Eboli -. Galizia ha subito un’aggressione verbale, ma la dirigenza
locale si è subito impegnata affinché rientrasse tutto”.Un’impresa che D’Eboli dedica al patron Raffaele Trapani. “Il suo ritorno allo stadio – conclude il direttore generale della Paganese – è stato il nostro miglior acquisto. La sua presenza ha restituito tranquillità a tutta la squadra”
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