1.5.12

"Palumbo via dalla Paganese perché la squadra non lo seguiva".

Il diggì D'Eboli spiega l'esonero del tecnico: "Col ritorno di Grassadonia andremo ai playoff"

La no­tizia inattesa dell’esonero di Pino Palumbo ed il ritorno alla Paganese di mister Grassadonia ha colto di sorpresa an­che gli stessi calciatori che mai e poi mai avrebbero immaginato un simile epi­logo ad una sola giornata dal termine del campiona­to. Alla luce di questo ribal­tone, però, sembrerebbero esserci delle divergenze tra l’allenatore di Venosa e la società che ha preferito dare una scossa all’ambiente azzurrostellato in vista degli imminenti spareggi promo­zione. “La squadra non se­guiva più il suo allenatore – ha affermato il dg del club Cosimo D’Eboli -. Abbia­mo voluto dare una scossa ad una squadra che in que­ste ultime giornate ha dato molto meno di quelle che sono le sue reali potenziali­tà. Siamo riusciti a ricreare quel giusto entusiasmo che ci consentirà domenica con Grassadonia in panchina di centrare i play-off”.

Da oggi, dunque, comincia il Grassadonia bis con l’alle­natore salernitano che di­rigerà il suo primo allenamento. In fondo la società in fase di allestimento della rosa aveva assecondato di­verse sue volontà, portan­do a Pagani tanti calciatori che il tecnico già conosceva (tra questi il blocco prove­niente dalla Salernitana). All’ex difensore del Caglia­ri il compito di motivare lo spogliatoio azzurrostellato, riportando caparbietà e de­terminazione ad una squa­dra che senza mezzi termini dovrà provare a centrare la promozione attraverso i play-off. Un obiettivo nel quale la società di patron Raffaele Trapani ed i tifo­si credono fortemente, ma che potrà essere centrato soltanto se tutte a le com­ponenti resteranno unite. Da oggi, dunque, inizia un nuovo corso per la Pagane­se, chiamata a rispondere sul campo agli input lan­ciati dalla società. Soltanto alla fine, poi, si potranno tirare le somme verificando se la scelta della dirigenza paganese sia stata quella giusta. Non sono bastati 22 punti a Pino Palumbo per guadagnarsi la fiducia del­la società. Ma di certo un ‘grazie’ non glielo negherà nessuno…

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