L'allenatore del Chieti Silvio Paolucci |
CHIETI - Con il minimo sforzo la Paganese supera il Chieti (2-0) nella gara di andata della finale play-off di Seconda Divisione.
Risultato che non rende merito ai neroverdi che hanno avuto sempre il pallino del gioco ma sono stati troppo leggeri in attacco, complice l’assenza dell’ariete Lacarra.
La Paganese è stata brava a sfruttare gli episodi e ad approfittare di un’ incertezza di Feola sul raddoppio di Fava.
La serie è ancora aperta ma il Chieti dovrà vincere con due gol di scarto per coronare il sogno della Prima Divisione.
La cronaca. Si gioca davanti a circa 3.500 spettatori, 200 di fede neroverde con i tifosi senza tessera del tifoso bloccati al casello dell’autostrada all’uscita di Pagani.
L’avvio di gara non è scoppiettante con la Paganese che non spinge sull’acceleratore e il Chieti che si difende con ordine.
Al primo episodio, però, i campani fanno valere tutta la loro esperienza e passano in vantaggio con il classico eurogol della domenica: cross dalla destra di Balzano, Scarpa appoggia per Galizia il cui fendente si infila sotto gli incroci dei pali.
Il Chieti non si disunisce e continua a fare la partita ma è troppo impreciso ed effimero in avanti.
Le uniche conclusioni degne di note dei teatini sono quelle di Berardino e di Fiore che, però, finiscono fuori bersaglio.
La Paganese è sorniona ma quando attacca è pericolosa e sfiora il raddoppio con una mischia in area che Amadio sbroglia sulla linea di porta.
Nella ripresa il Chieti parte bene, Fiore e Alessandro sembrano più vivi ma nitide occasioni da gol stentano ad arrivare: l’unica, la più clamorosa, è quella che capita sulla testa di Del Pinto che sfiora la marcatura.
La Paganese è schiacciata nella sua area ma gli episodi condannano ancora i neroverdi.
Al 23’ tiro non irresistibile di Giglio dal limite, Feola respinge con affanno il pallone che si stampa sulla traversa e finisce sulla testa di Fava che non sbaglia il facile tap-in.
Nemmeno il gol del 2-0 manda ko il Chieti che, nonostante l’infortunio di Fiore (sostituito da Anastasi), continua a giocare e recrimina per un gol annullato a Bigoni in presunta posizione di offside: azione da rivedere alla moviola.
Nel finale, Giglio da 30 metri centra il palo e sfiora il 3-0 ma sarebbe stata una punizione eccessiva.