7.6.12

Niente senso di appagamento dopo l'impresa di Lamezia: la Paganese ha ancora tanta fame.

Rubrica Sotto la lente del direttore da paganese.it

C'era il timore che dopo la grande impresa di Lamezia, dopo un risultato così esaltante, potesse subentrare un senso di appagamento che, quasi sempre, ridimensiona ed impoverisce le risorse fisiche e mentali. Era questo il rischio che si poteva correre, era questo temuto calo di concentrazione e di determinazione a rendere delicata ed incerta, molto più del prevedibile, la finale di andata contro i neroverdi teatini. Ma le motivazioni, la voglia, il carattere, la rabbia agonistica degli azzurrostellati hanno allontanato ed annientato questa potenziale insidia con un approccio alla gara arrembante ed incontenibilmente propositivo. E' questa una costante che sta accompagnando la Paganese in questi entusiasmanti spareggi: ricerca forsennata del gol "sbloccapartita", successivo contenimento delle iniziative avversarie e ripartenze negli spazi. Mister Paolucci aveva scelto un atteggiamento attendista, un disegno tattico che prevedeva un costante ed attento presidio difensivo, supportato dalla sagace opera interditiva dei due centrocampisti centrali, sperando di poter attaccare gli spazi offensivi con il movimento dei suoi atipici attaccanti. Il gol capolavoro di Galizia, che ha concretizzato una splendida manovra corale, figlia anche del solito feroce impatto emotivo iniziale, ha sconvolto la loro strategia costringendoli a "fare" la partita, ed obbligandoli ad un atteggiamento tattico diverso e non consono alle caratteristiche peculiari dei singoli. Buon possesso palla, qualche discreta individualità (Amodio e Berardino) ma anche marcata sofferenza difensiva (Feola, Migliorini e Serpico) e tante vistosissime difficoltà nel cercare ed attaccare la profondità con esterni poco concreti e, sorprendentemente, inoffensivi. Il tutto a conferma che il Chieti è squadra discreta, dotata di un buon impianto di gioco ma, strutturalmente, non in grado di reggere, come qualità, esperienza, valore, indiscutibilmente superiore, dei singoli, il confronto contro questa brillante e determinatissima Paganese. Certo ci sarà da affrontarli davanti al loro pubblico, nel caldo e coinvolgente "Angelini", ma due gol di vantaggio sono tanti e peseranno moltissimo; dovrebbero imbroccare una gara fantastica, sperare in più di qualche episodio favorevole e determinante, ma rimane intatto il divario, la caratura superiore e la sconfinata voglia degli azzurrostellati di centrare l'impresa e realizzare il sogno. E' vero, ci saranno assenze importanti in difesa ma rientreranno dalla squalifica il ritrovato De Martino ed il duttilissimo Nigro che, se impiegato, da centrale difensivo non farà certamente rimpiangere il bravo Pepe. Sugli esterni per il tipo di gara che si dovrà affrontare, l'affidabilissimo Sicignano ed il combattivo Loiacono, sapranno splendidamente presidiare le fasce laterali e supportare la fase difensiva con molta determinazione, concentrazione e caparbia lucidità. A centrocampo conferma indiscutibile ma anche necessaria del travolgente e sorprendentemente lucido interditore Galizia in coppia con la "mente" De Martino. Ai lati, l'insostituibile, determinante ed autentico uomo in più, Neglia e l'incontenibile ed immarcabile Scarpa. In avanti, l'essenziale Fava in coppia con il vorace Orlando..... Questa, è una squadra che ha forza tecnica, gamba, mente, cuore e carattere troppo difficile da limitare, contenere e battere. Grassadonia sta riuscendo a stimolare splendidamente le corde emotive dei calciatori, tirando fuori l'entusiasmo e l'orgoglio sopito. Sarebbe molto arduo per tutti (anche per le già promosse Perugia e Catanzaro) riuscire, ora, a domarne le infinite ed impareggiabili risorse, figurarsi se potrà riuscirci l'ordinato e caparbio Chieti che tenterà, comunque, disperatamente di centrare l'impresa. Recupereranno qualche pedina importante: in fase propositiva, con il rientrante Malerba esterno difensivo sinistro e in fase offensiva con il poderoso e gigantesco Lacarra, un finalizzatore poco concreto e incisivo (solo 7 gol su 31 partite). Partiranno fortissimi molto determinati e rabbiosi, ma verranno contenuti, annichiliti, resi inoffensivi e travolti da quella irresistibile voglia di "rivedere le stelle"!

Carlo Vitiello per paganese.it