8.6.12

Riportiamoila a casa!

Rubrica La Paganese vista da...Nocera da paganese.it

Eccoci qua. Il porto è vicino, si vedono le luci all'orizzonte, manca poco all'approdo dopo un viaggio tribolato, tra onde paurose e giornate tempestose. A un certo punto il comandante aveva abbandonato la nave, lasciandola nelle mani di un vecchio condottiero decorato, che sul più bello, s'è visto togliere il timone dalle mani, come a un bambino togli un gelato che stava per gustare. Quel giovane comandante, ritrovata la bussola e la sua truppa, ha imboccato la rotta giusta, rattoppando le falle nel legno e ricucendo gli strappi di alcune vele e con animo impavido ha spinto la nave oltre le secche, con rinnovato spirito, ridestando un equipaggio in pieno scoramento, conducendolo sulle rive della terra promessa. Manca poco. Comincia ad avvertirsi l'euforia a bordo, anche se ogni marinaio sa che non si può ancora cantare vittoria. Una settimana interminabile, fatta di lavoro e sudore con un invito impresso sulla chiglia che dice "LOTTA". Un invito che li ha accompagnati durante tutto il viaggio e spronati da quella scritta, loro hanno continuato a sudare e a lottare, perché la terra promessa, è vicina, troppa vicina, per perderla di vista. Sono a novanta minuti da quel traguardo, agognato per un intero viaggio, la vedetta l'ha avvistato, i marinai più esperti sanno come comportarsi in quest'ultimo tratto iniziato a settembre scorso, i più giovani, sprezzanti del pericolo, in quest'ultimo tratto di viaggio hanno cacciato gli artigli, lanciandosi a difesa del vascello senza paura e con spirito combattivo. Un gruppo inossidabile che, come ha detto il suo giovane comandante potrebbe proseguire anche da solo, un gruppo che l'ha scelto per vincere insieme e consegnarli l'alloro finale. E' presto per sparare in aria, è presto per agitare le sciabole, è presto per conficcare nella terra promessa il vessillo Azzurrostellato, è presto per innalzarlo sull'albero maestro ed entrare in porto da trionfatori. Se il destino lo vorrà, gli osanna saranno gridati all'infinito. Tutti sono pronti a lottare sino alla fine per conquistare l'ultimo posto, rimasto vacante al fianco della navicella umbra e quella calabrese e allinearsi con onore dinanzi al vascello abruzzese, già pesantemente danneggiato nell'ultimo scontro, deciso però a sferrare l'ultimo disperato assalto.

Peppe Nocera per paganese.it