Chi l'ha detto che è la carta d'identità a determinare il valore di un
giocatore? Se sei giovane e bravo con la palla fra i piedi, giochi
comunque anche se sei più piccolo della maggioranza dei tuoi compagni ed
avversari. Quanto accaduto a Fabio Orlando è la
dimostrazione pratica di tale assioma. Il centrocampista offensivo
classe '93, nonostante fosse sottoquota di ben due anni rispetto agli
Under in vigore, si è ritagliato uno spazio importante, disputando ben
ventisei presenze condite da due reti. Come se non bastasse il fratello
d'arte (Luca ha segnato venti gol trascinando la Paganese alla
promozione ndr) c'è riuscito in una compagine blasonata e ricca di
elementi esperti come la Paganese di mister Grassadonia che puntava
dichiaratamente al salto di categoria. Impresa riuscita anche grazie al
prezioso contributo dell'ex Salernitana. Per conoscerlo meglio, TuttoLegaPro.com l'ha intervistato nella consueta rubrica dedicata ai migliori giovani della Lega Pro ovvero "Consigli per gli acquisti".
Seppur giovanissimo è stato protagonista di un'annata importante. Sensazioni?
"Essendo un classe '93 non mi sarei mai aspettato di passare da un
campionato Berretti con la Salernitana. Ho avuto un buon impatto con la
categoria e ci tengo a ringraziare la società per la fiducia
accordatami".
Un'annata talmente importante da aver attirato l'attenzione di diversi club come Pavia e Sud Tirol.
"Credo sia normale che l'interessamento degli altri club faccia
piacere. Pavia e Sud Tirol sono club importanti per la categoria, perciò
ringrazio entrambe le società per la stima. Bisognerà parlare, però,
con la Paganese che per altri due anni mi ha sotto contratto. Deciderà
la società insieme al mio procuratore il mio futuro".
Come ha vissuto il salto dal calcio giovanile a quello professionistico di Lega Pro?
"All'inizio abituarmi al ritmo del calcio professionistico è stato
faticoso. Il mister ha intravisto le mie potenzialità, dandomi fiducia.
Di questo gliene sono grato e riconoscente".
Momenti più belli?
"Contro l'Aprilia quando feci due assist. Anche se l'emozione del
primo gol contro il Fano in casa loro fu davvero qualcosa di
indescrivibile...".
Si ricorda qualche flash-back di quel giorno?
"Sicuramente rammento i tanti messaggi di complimenti ricevuti per
il gol. Erano così tanti gli sms che il telefono era già scarico
all'inizio del viaggio di ritorno (sorriso ndr)".
A livello di squadra c'è stata la gioia della promozione in Prima Divisione.
"Sicueamente la vittoria dei Playoff è stato il momento più bello vissuto come gruppo".
Ha un giocatore al quale si ispira?
"Mi piace molto Giovinco. Mi rispecchio molto in lui come tipologia
di giocatore. Ti confesso, però, che le giocate di Ronaldinho mi
facevano impazzire quando ero ragazzino...".
Sogno nel cassetto?
"Oggi sto bene alla Paganese, ma sarebbe fantastico arrivare fra
qualche anno in Serie A. Adesso punto a far bene in Prima Divisione...".
Ha avuto tanti compagni più esperti. Chi le ha fatto da chioccia?
"Ognuno a suo modo mi ha insegnato qualcosa. Nei momenti più
particolari capitan Fusco ci è stato vicino. Devo ringraziare Dino Fava
che mi riempie di consigli così come Scarpa e Galizia. Siamo un gruppo
unito in cui ognuno cerca di fare il massimo per il compagno".
Lei e suo fratello siete compagni di squadra. Come vivete questa situazione?
"La mia famiglia vive di calcio. Mio padre ha dovuto smettere da
giovane per lavorare. Ringrazio mia mamma e mio padre che non si sono
mai persi una partita e che mi appoggiano e stanno sempre vicini. Con
mio fratello ci confrontiamo sempre. Contro l'Isola Liri segnammo
entrambi: fu un'emozione indescrivibile e credo unica nel panorama
calcistico. Il sogno ce lo stiamo vivendo insieme, se dovessimo
dividerci sarebbe meraviglioso ritrovarci da avversari in Serie A fra
qualche anno".
Fuori dall'universo calcistico, quali sono i suoi hobby?
"Il calcio fa parte della mia vita e osservo tutto ciò che concerne
il mondo del pallone. Quando stacco, mi diverto e sto con gli amici. Mi
ritengo un ragazzo normale e non un superuomo, pertanto ho interessi
assolutamente normali".
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