L’1 a 0 subìto contro la Nocerina sarà una sconfitta difficile da digerire per i tifosi della Paganese, ma che ha tuttavia dato al tecnico azzurrostellatoGianluca Grassadonia buone indicazioni. Nonostante il caldo infernale del “San Francesco” (discutibile la scelta di far disputare una partita alle 16:00 ad agosto) Fusco e compagni hanno mostrato una buona condizione atletica e, cosa più importante, di aver assimilato al meglio gli schemi imposti dall’allenatore per il 4-4-2 che in fase offensiva si trasforma in 4-2-4.
In porta Robertiello non è stato particolarmente impegnato, ma ha dimostrato che – su un terreno di gioco leggermente migliore di quello del “Torre” – sa giocare bene anche coi piedi. La coppia centrale Fusco-Fernandez è già ben assemblata: entrambi bravi nel gioco aereo, quando uno dei due esce l’altro sta già coprendo. Buona anche la prova del terzino mancino Agresta, mentre sulla fascia opposta non ha brillato Pepe, fermo in occasione del goal decisivo di Schetter.
A centrocampo Soligo e Franco hanno corso parecchio ed hanno ingaggiato un bel duello con la forte coppia di mediani avversari formata da Corapi e Bruno. I due pupilli di Grassadonia hanno buone capacità di inserimento: quando troveranno la miglior condizione fisica garantiranno anche un buon numero di goal. In chiaroscuro Romondini, entrato a seconda frazione di gioco inoltrata, apparso in ritardo di preparazione. Cosa ampiamente giustificabile, se si considera che è stato l’ultimo ad aggregarsi al ritiro di Acquasanta Terme.
Prestazioni diametralmente opposte, quelle offerte dalle ale offensive azzurrostellate. Francesco Scarpa ha deluso, risultando assente nel primo tempo, e troppo poco incisivo nella ripresa. Sulla corsia opposta invece Giampaolo Ciarcià ha disputato una gran bella partita, arrivando spesso al cross con entrambi i piedi.
Peccato che in attacco né Luca Orlando né Fava siano mai riusciti ad approfittare dei traversoni dell’ex Virtus Entella. La punta di Formia ha giocato bene, sfiorando il goal. Il suo collega ha invece totalmente steccato, toccando (male) pochi palloni. Caturano, subentrato al bomber autore di 20 goal nella scorsa stagione, ha dimostrato di avere una buona personalità e poter mettere in difficoltà il tecnico al momento della scelta dei titolari.
Il 4-4-2 ha offerto un buon equilibrio, coi due esterni offensivi che tornavano a dar manforte a centrocampisti e terzini. La difesa è apparsa solida e compatta, nonostante si trovasse di fronte un signor tridente come quello composto da Gavilan (subentrato a Negro al 12’), Mazzeo e Schetter. La zona nevralgica è stata ben coperta da Soligo e Franco, due calciatori dai polmoni d’acciaio che si giocheranno il posto con Romano, Gori e lo stesso Romondini. In attacco sono state numerose le azioni corali, che, oltre ad attestare la competenza di Grassadonia, palesano la possibilità per i tifosi di divertirsi durante le partite. L’impressione finale è che la Paganese, magari con la classica “ciliegina sulla torta” proveniente dal mercato, potrà disputare un buon campionato di 1^ Divisione e salvarsi senza troppi patemi d’animo.
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