28.10.12

Da Zero a Dicei: la maglia di Marruocco e la commozione di Grassadonia.

Una sconfitta senza attenuanti per la Nocerina a Chieti, una brutta figura sotto tutti i punti di vista. Una squadra molle e sconclusionata contro una determinata e aggressiva. Questa è stata Nocerina-Paganese...da Zero a Dieci.

ZERO come la convinzione con cui Merino è andato sul dischetto per battere il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. La conclusione, seppur angolata, è risultata lenta e prevedibile, facile preda anche per Marruocco che per un istante ha dimenticato di avere trenta kg di sovrappeso ed è volato come una libellula ad inglobare la sfera.

UNO come il solo gol realizzato dalla Nocerina quest'oggi. C'eravamo abituati bene sotto questo profilo nelle ultime settimane tra Frosinone, Perugia e Catanzaro, mentre oggi si è tornati al lento possesso palla senza sbocchi delle prime giornate. Urge trovare nuove soluzioni.

DUE le vittorie conquistate dalla Nocerina in otto giornate di campionato. Per una squadra che, da intenzioni della vigilia, vorrebbe lottare per la vittoria di questo campionato siamo decisamente sotto media.

TRE a Francesco Scarpa, esterno della Paganese autore di due spettacolari gol dalla distanza che hanno chiuso la gara di oggi, regalando la vittoria ai suoi. Il voto non è alla prestazione, ma un calciatore trentatrenne, peraltro cresciuto nelle giovanili della Nocerina, non può in settimana prodigarsi in dichiarazioni distensive a mezzo stampa dirette ad entrambe le tifoserie e poi esultare sfilandosi la maglia da gara esibendo provocatoriamente quella del Savoia.

QUATTRO alla difesa della Nocerina, particolarmente disattenta oggi. Si inizia subito con la dormita di Crescenzi che propizia il vantaggio paganese, si continua con lo svarione di Scardina che lascia via libera a Calvarese per il raddoppio, cui contribuisce anche Aldegani, sorpreso sul primo palo. In generale giornata da dimenticare per la retroguardia rossonera.

CINQUE come le decine di anni attese dalla Paganese per vincere in casa della Nocerina. Si giocava in campo neutro a Chieti, certo, ma pur sempre di vittoria in casa rossonera si tratta. Per un evento così eccezionale, le cose andavano evidentemente fatte in grande.

SEI all'affiatata coppia di telecronisti Rai Pisinicca-Facco. Tangibile passo in avanti rispetto alla prestazione di Catanzaro. Facco soprattutto, nonostante l'ora post prandiale, è sorprendentemente sveglio e sempre presente. Certo, va un po' in crisi ad inizio ripresa sullo schieramento rossonero quando Auteri inserisce Negro per Corapi con conseguenti stravolgimenti tattici, ma è il minimo sindacale. Meglio anche Pisinicca, nonostante qualche problema con gli accenti di Schetter che diventa Schettèr e Tortori chiamato Tortòri, ma stavolta almeno Auteri è Auteri.

SETTE alla commovente scena finale che vede protagonisti in diretta televisiva l'allenatore ospite Grassadonia ed il presidente Trapani. Il tecnico, commosso quanto Di Matteo dopo aver vinto la Champions in casa del Bayern nel maggio scorso, esalta le qualità dell'altro e gli dedica la vittoria attesa mezzo secolo. Trapani ricambia e non pone limiti alle prospettive della sua squadra. Stesso voto anche al direttore sportivo Cocchino D'Eboli, intervistato a fine primo tempo e incapace per tutti i quaranti secondi dell'intervista di individuare la telecamera che lo stava inquadrando.

OTTO all'allenatore degli azzurrostellati Gianluca Grassadonia. Era stato protagonista della nostra rubrica anche in occasione di Catanzaro-Nocerina per l'infelice pronostico dagli studi di Raisport, ma stavolta entra in classifica per la perfetta prestazione sciorinata dalla sua squadra. Una gara preparata benissimo, sfruttando i previdibili punti deboli dei rossoneri, aiutata anche da alcuni episodi fortunati, come il rigore sbagliato da Merino. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci.

NOVE alla prestazione superlativa della maglia rosa indossata da Marruocco. Non sarà stato facile resistere per 95 minuti senza il minimo segno di cedimento. Colui che la indossava ha anche parato un rigore, ha dimostrato ancora una volta ottima dimestichezza con i piedi, ma oggettivamente è quantomeno inusuale vedere in Prima Divisione un portiere in tale condizione fisica.

DIECI alla Paganese che indirizza fin da subito la gara sul binario favorevole. I ragazzi di Grassadonia sono scesi in campo con la giusta determinazione e ben consapevoli della gara che li aspettava. Hanno lasciato alla Nocerina un inutile e stucchevole possesso palla, colpendo alla perfezione nelle occasioni capitate.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it