Una sconfitta senza attenuanti per la Nocerina a Chieti, una
brutta figura sotto tutti i punti di vista. Una squadra molle e sconclusionata
contro una determinata e aggressiva. Questa è stata Nocerina-Paganese...da Zero a
Dieci.
ZERO come la convinzione con cui Merino è andato sul
dischetto per battere il rigore che avrebbe potuto riaprire la partita. La
conclusione, seppur angolata, è risultata lenta e prevedibile, facile preda
anche per Marruocco che per un istante ha dimenticato di avere trenta kg di
sovrappeso ed è volato come una libellula ad inglobare la sfera.
UNO come il solo
gol realizzato dalla Nocerina quest'oggi. C'eravamo abituati bene sotto questo
profilo nelle ultime settimane tra Frosinone, Perugia e Catanzaro, mentre oggi
si è tornati al lento possesso palla senza sbocchi delle prime giornate. Urge
trovare nuove soluzioni.
DUE le vittorie
conquistate dalla Nocerina in otto giornate di campionato. Per una squadra che,
da intenzioni della vigilia, vorrebbe lottare per la vittoria di questo
campionato siamo decisamente sotto media.
TRE a Francesco
Scarpa, esterno della Paganese autore di due spettacolari gol dalla distanza
che hanno chiuso la gara di oggi, regalando la vittoria ai suoi. Il voto non è
alla prestazione, ma un calciatore trentatrenne, peraltro cresciuto nelle
giovanili della Nocerina, non può in settimana prodigarsi in dichiarazioni
distensive a mezzo stampa dirette ad entrambe le tifoserie e poi esultare
sfilandosi la maglia da gara esibendo provocatoriamente quella del Savoia.
QUATTRO alla
difesa della Nocerina, particolarmente disattenta oggi. Si inizia subito con la
dormita di Crescenzi che propizia il vantaggio paganese, si continua con lo
svarione di Scardina che lascia via libera a Calvarese per il raddoppio, cui
contribuisce anche Aldegani, sorpreso sul primo palo. In generale giornata da
dimenticare per la retroguardia rossonera.
CINQUE come le
decine di anni attese dalla Paganese per vincere in casa della Nocerina. Si
giocava in campo neutro a Chieti, certo, ma pur sempre di vittoria in casa
rossonera si tratta. Per un evento così eccezionale, le cose andavano
evidentemente fatte in grande.
SEI all'affiatata
coppia di telecronisti Rai Pisinicca-Facco. Tangibile passo in avanti rispetto
alla prestazione di Catanzaro. Facco soprattutto, nonostante l'ora post
prandiale, è sorprendentemente sveglio e sempre presente. Certo, va un po' in
crisi ad inizio ripresa sullo schieramento rossonero quando Auteri inserisce
Negro per Corapi con conseguenti stravolgimenti tattici, ma è il minimo
sindacale. Meglio anche Pisinicca, nonostante qualche problema con gli accenti
di Schetter che diventa Schettèr e Tortori chiamato Tortòri, ma stavolta almeno
Auteri è Auteri.
SETTE alla
commovente scena finale che vede protagonisti in diretta televisiva
l'allenatore ospite Grassadonia ed il presidente Trapani. Il tecnico, commosso
quanto Di Matteo dopo aver vinto la Champions in casa del Bayern nel maggio
scorso, esalta le qualità dell'altro e gli dedica la vittoria attesa mezzo
secolo. Trapani ricambia e non pone limiti alle prospettive della sua squadra.
Stesso voto anche al direttore sportivo Cocchino D'Eboli, intervistato a fine
primo tempo e incapace per tutti i quaranti secondi dell'intervista di
individuare la telecamera che lo stava inquadrando.
OTTO all'allenatore
degli azzurrostellati Gianluca Grassadonia. Era stato
protagonista della nostra rubrica anche in occasione di
Catanzaro-Nocerina per
l'infelice pronostico dagli studi di Raisport, ma stavolta entra in
classifica
per la perfetta prestazione sciorinata dalla sua squadra. Una gara
preparata benissimo, sfruttando i previdibili punti deboli dei
rossoneri, aiutata
anche da alcuni episodi fortunati, come il rigore sbagliato da Merino.
Ma si
sa, la fortuna aiuta gli audaci.
NOVE alla
prestazione superlativa della maglia rosa indossata da Marruocco. Non sarà
stato facile resistere per 95 minuti senza il minimo segno di cedimento. Colui
che la indossava ha anche parato un rigore, ha dimostrato ancora una volta ottima
dimestichezza con i piedi, ma oggettivamente è quantomeno inusuale vedere in
Prima Divisione un portiere in tale condizione fisica.
DIECI alla
Paganese che indirizza fin da subito la gara sul binario favorevole. I ragazzi
di Grassadonia sono scesi in campo con la giusta determinazione e ben
consapevoli della gara che li aspettava. Hanno lasciato alla Nocerina un
inutile e stucchevole possesso palla, colpendo alla perfezione nelle occasioni
capitate.