16.10.12

Io la vedo così (di Carlo Vitiello).

da paganese.it

C'era il rischio di poter essere noiosamente ripetitivo, ma Grassadonia, con le sue deliranti dichiarazioni post-partita, ha rafforzato in me la convinzione che la Paganese non è certamente in buone mani, non solo dal punto di vista calcistico ma anche su quello dialettico. Avrebbe fatto molto meglio se avesse ascoltato il consiglio del suo navigato saggio e bravo direttore Raiola. Ha scelto la suicida strada della polemica, cercando di mascherare, col suo sorriso sardonico e a volte irridente, i limiti di una squadra figlia della sua caparbietà, delle sue errate convinzioni tattiche, mai suffragate da brillanti e convincenti prestazioni. Il "suo" sbandierato 4-2-4 casalingo che dura non più di venticinque minuti, è ormai un fatto consolidato, iniziato lo scorso campionato e riproposto testardamente quest'anno, con arrivi mirati alla riproposizione di un modulo tattico che mortifica e limita le competitive capacità dei singoli. Ha scelto la strada sterile della polemica con me che non sono "neppure un giornalista" (ma per scelta personale, avendone abbondantemente i titoli). Infatti scrivo SOLO su un sito sportivo dove ognuno esprime la sua opinione, anche i componenti del neonato "Grassadonia Club" (ma solo quando il loro "idolo" vince). Mi ritengo un opinionista, scrivo e commento anche in una tv privata su ciò che il campo ed il percorso tecnico e tattico di una squadra mi suggerisce. Non sono "giornalista" ma un uomo di calcio dalla grande esperienza che ha ottenuto, come dirigente, qualche successo in quasi tutte le categorie contrariamente a quanto da lui ottenuto prima a Salerno, poi a Caserta, ora a Pagani dove l'anno scorso, nonostante una squadra altamente competitiva, grazie ai guai del "suo" amatissimo 4-2-4 ha scelto di dimettersi a gennaio per poi ritornare in sella e ritrovare credibilità negli spareggi dove, con tutta la buona volontà, di meriti suoi ne sono emersi davvero pochi. Scrivo ed esprimo opinioni sulla Paganese pur avendola vista dal vivo solo ieri contro il Pisa, mi sono perso i capolavori grassadoniani contro il derelitto Sorrento, contro il modesto Catanzaro, quando ha impiegato un tempo intero per capirci qualcosa, contro il Gubbio che sul piano della manovra e della fluidità di gioco meritava minimo un punto. Mi sono perso la trasferta a Viareggio dove non gli è bastata una partita intera per limitare Maltese che agiva indisturbato fra le linee, mi sono perso la "bella e sfortunata" gara di Prato dove i gol li hanno falliti anche i toscani. Mi sono perso queste gare ma ho impresse, e nitidamente, nella mia mente le figuracce dell'anno scorso, gli affanni contro il Celano, la Vibonese, il Milazzo, il Chieti, la Neapolis, l'Ebolitana etc etc.... Visto che LUI gradisce opinioni solo da chi assiste dal vivo alle gare, credo, ritengo, che la sua Squadra (ma anche la mia e di tanti che la seguono con passione, simpatia e sconfinata fede) meriti di più, venti, generosamente dico pure trenta minuti, sono troppo pochi per aspettarsi di più. Ha cancellato dalla sua mente le immagini delle sofferenze del povero Romondini e del bravo e per me insostituibile Franco, per la restante ora di gara? Si è ridicolmente e trionfalmente autocelebrato di aver bloccato gli esterni toscani, ma a chi si riferiva al quasi quarantenne Buscè ed all'imberbe Benedetti? Ma chi gli relaziona sulle squadre avversarie se nella conferenza stampa pre-partita ha parlato di Colombini come esterno e non come modesto difensore centrale? LUI parla, si autocelebra e polemizza, continua a non accettare le risposte inequivocabili del campo, intanto si appresta a varare la linea Maginot per il derby contro la Nocerina: spazio ai quattro difensori puri, più due esterni difensivi, più il martire Romondini affiancato da Soligo o Franco. In avanti riproporrà Tortori terminale offensivo, è quello il suo ruolo, dell'esterno non possiede né senso tattico, né saggia distribuzione delle risorse atletiche, né sufficiente visione periferica. Mi fermo qui per il momento, ho da sussurrare qualcosa di personale al borioso mister salernitano...... P.S. Egregio Grassadonia il mio "riesumato", era un aggettivo adattato al contesto calcistico, non voleva assolutamente essere un'offesa ad un calciatore da me stimato tantissimo ma da esterno difensivo. Si vede che ti mancano argomenti alternativi e comprovanti la tua limitata capacità di tecnico. Sei indiscutibilmente un serio professionista, un gran lavoratore di campo, hai voglia di arrivare ma ti manca la dote più importante e decisiva: leggere sollecitamente la partita, apportare correttivi, intuire dove e come limitare gli avversari, una dote naturale che DIO dona agli umili non ai presuntuosi.