1.10.12

La vedo cosí. La nuova rubrica di paganese.it

Non sono ancora "ritornato a riveder.....la Stella" ma ne ho seguito e ne seguo con grande interesse partecipativo, l'allestimento, la preparazione e questo inizio di campionato, non molto convincente ma incoraggiante sul piano dei risultati. La squadra, su precisa indicazione del tecnico, è stata costruita per dare continuità e maggiore consistenza al suo credo tattico. Sono arrivati Ciarcià, in sostituzione del "fuggiasco" ma spesso decisivo Galizia, Soligo, elemento di grande esperienza e duttilità interditiva, l'interessante, dinamico e grintoso, Franco a costituire con l'ex vicentino la coppia giusta per supportare una squadra con grandi capacità creative ma in chiara e inevitabile sofferenza nelle fase di non possesso. Un limite già marcatamente evidenziato la scorsa stagione pur avendo in organico calciatori dalle stesse caratteristiche interditive ma non sufficienti a limitare la costante latitanza dei rientri degli esterni e la conseguente inferiorità numerica a centrocampo. Grassadonia ha, inizialmente, deciso di continuare ad affidarsi e "perfezionare" il suo super offensivo 4-2-4 ma si sta rendendo conto che è rimasto forse il solo al mondo a praticarlo e dopo le prime amichevoli, la sconfitta nel derby, la debacle di Viareggio, e sopratutto dopo l'arrivo del "metronomo" Romondini, sta cercando soluzioni alternative che salvaguardino gli equilibri sposando le caratteristiche dei singoli. Inimmaginabile e suicida un 4-2-4 con il regista ex barlettano a perdere lucidità ed energie nel rincorrere avversari più rapidi ed intraprendenti, si rischierebbe di lasciare il povero Soligo disperatamente solo a correre e tamponare. La soluzione alternativa è stata individuata in un più prudente 3-5-2 da adottare in trasferta per poi rispolverare in casa i due esterni offensivi con tutti i limiti rievidenziati anche ieri contro il non certo irresistibile Gubbio. Lo stesso Grassadonia lo ha riconosciuto a fine gara: "Troppa sofferenza.....". E' giunta l'ora di ricercare e trovare un'identità tattica definitiva da perfezionare, esaltando le indubbie qualità dei singoli. Il classicheggiante Romondini potrebbe essere al centro di questo assetto più equilibrato potendo avere a supporto due calciatori di grande corsa (Soligo) ed un dinamico incursore dal buon dinamismo ma anche dai felici inserimenti a supporto dei due, dei cinque, attaccanti in organico, perchè il bravissimo Tortori rimane un attaccante dalle grandi capacità acrobatiche e di irresistibile rapidità. Schierarlo da esterno offensivo acuirebbe dubbi e disequilibri. Questo schieramento che prevede tre difensori centrali (e ci sono come caratteristiche e "piede"), cinque centrocampisti con Romondini alla "Pirlo", protetto e lucido nelle sue geometrie, sarebbe l'ideale contro qualsiasi avversario in casa ed in trasferta, con la possibilità di inserimenti in corsa a seconda del momento tattico e delle episodiche difficoltà sempre in agguato. Non sarebbe facile per nessuno mettere in difficoltà e creare ambasce tattiche ad una Paganese cosi equilibrata e brillante col suo 3-5-2 che lascerebbe pochissimo spazio agli avversari ma sarebbe in grado sempre, di creare gioco, fluidità di manovra e varietà di schemi. Mister Grassadonia vorrebbe chiedere alla squadra "cosa vorrà fare da grande"? Lo chieda prima di tutto a se stesso, intelligente com'è, intuirà che questo potrebbe essere un altro anno importante per tutti e logicamente anche per il suo futuro. I risultati di domenica e quelli precedenti, la classifica corta ed il grande equilibrio, l'assenza di autentiche squadre guida e sopratutto di organici potenzialmente non paragonabili alle potenzialità azzurrostellate possono far sperare in un brillante campionato di vertice. I magnifici tifosi e la società tutta per il momento si accontentano dei risultati, se arriverà anche il gioco attraverso prestazioni convincenti potrebbero continuare a sognare insieme a noi una galoppata stellare. Io intanto spero di poter tornare presto a gioire insieme a voi, non mi avete fatto mancare il vostro calore umano, vorrei tanto rivedervi felici sorridenti e gioiosi. A presto!

Carlo Vitiello per paganese.it