31.10.12

Maglia anti-Nocerina, il Savoia, la dedica ad Amatrudo e la Salernitana: la parola a Francesco Scarpa.

E’ il 18’ del secondo tempo del derby Nocerina-Paganese e Francesco Scarpa, attaccante azzurrostellato, lascia partire un tiro a giro che va ad insaccarsi alle spalle del portiere molosso Aldegani. Gioia infinita per l’esperto attaccante di Torre Annunziata che prima mostra a tutti la maglia del Savoia, sua squadra del cuore e acerrima rivale della Nocerina, poi lancia uno sguardo verso il cielo per una dedica speciale verso una persona che non c’è più. Scarpa era molto legato a Salvatore Amatrudo, presidente del Settore Giovanile e Scolastico della Figc campana scomparso la settimana scorsa, e ha pensato subito a lui dopo aver messo a segno forse uno dei gol più belli della sua carriera. Se a tutto ciò si aggiunge che tutto ciò è successo in un derby sentitissimo sia dal giocatore torrese (autore alla fine di una doppietta, nel 4-1 finale) che dalla piazza, allora il quadro raggiunge quasi la perfezione.
Scarpa, aveva già ‘programmato’ questa esultanza?
“Sì, ci avevo già pensato qualche giorno prima, però non l’avevo confidato a nessuno”.
Ci spieghi un po’ il suo legame con il compianto Amatrudo.
“Lui è stato il mio allenatore nella rappresentativa campana giovanile e mi ha seguito fin da quando ero piccolo. Poi parecchie volte prima di partire per i vari ritiri precampionato chiamavo lui per mettermi in forma, visto che era un ottimo preparatore atletico. L’ultima volta l’ho sentito una settimana prima che ci lasciasse e già mi aveva esternato tutta la sua preoccupazione. Ho provato a fargli forza, ma purtroppo non è bastato”.
Crede che questa vittoria possa dare la svolta alla stagione della Paganese?
“Penso proprio di sì. Questo successo ha portato tanto entusiasmo soprattutto tra i tifosi, che finora non hanno sempre riempito il ‘Torre’. Io conosco bene l’ambiente di Pagani e ricordo che nella mia prima esperienza ci davano sempre quella marcia in più. Spero di rivederli già domenica contro la Carrarese”.
Come mai ha deciso di rimanere ancora un altro anno alla Paganese?
“Pagani ormai è la mia seconda casa. E’ il quarto campionato che vesto questa maglia e sono quasi vicino alle cento presenze,  quindi non ho mai pensato di andare via. Poi con Grassadonia c’è un buon rapporto visto che in passato abbiamo giocato anche insieme”.
Il dg Cocchino D’Eboli afferma che lei sia capace di esprimersi al meglio solo con le sue squadre. Ha ragione o scherza?
“Penso sia una battuta, ma devo ammettere che lui è il mio padre calcistico e sa gestirmi nel modo giusto. Il mio campionato migliore, però, credo di averlo disputato in serie B con la Salernitana”.
A proposito di Salernitana, è vero che in estate ci sono stati dei contatti con l’ex dg Pagni?
“Ci sono stati dei contatti, ma mai nulla di concreto. Con Pagni c’è stato uno scambio di sms, ma non abbiamo mai imbastito una trattativa ufficiale”.
Ha mostrato con fierezza la casacca del Savoia, baciando il suo stemma. Sogna un domani di giocare nella squadra della sua città?
“Ora sono alla Paganese e faccio parte di una squadra importante, ma tutti sanno che il mio sogno è di vestire quella maglia. Per adesso  è una speranza che tengo riposta nel cassetto, ma so che prima o poi arriverà il momento di giocare con il Savoia. Magari in Lega Pro…”.

resport.it