Una sonora lezione tattica. E’ quella che la Paganese impartisce ad
una Nocerina che manda in campo la bruttissima copia di se stessa,
lasciando praticamente attivata la segreteria telefonica. Sul neutro del
Guido Angelini di Chieti, con gli spalti desolatamente vuoti, gli
azzurrostellati rifilano una meritatissima sconfitta alla compagine di
Gaetano Auteri, in partita solo per pochi tratti e letteralmente
imbrigliata dall’undici di Gianluca Grassadonia. Nulla da eccepire sul
risultato finale, nel quale il calcio di rigore fallito da Merino nel
primo tempo rappresenta solo un episodio isolato, piuttosto che il reale
ago della bilancia del match. Rispetto alla vigilia, mister Auteri
conferma le indicazioni emerse dagli allenamenti infrasettimanali:
Classico 3-4-3 per la Nocerina, orfana dello squalificato Mazzeo, oltre
che degli infortunati De Franco, Rizza, Gavilan e Tulimieri. C’è
Schetter di nuovo dal primo minuto sulla linea degli attaccanti, accanto
ad Evacuo e Merino. Sul versante azzurro stellato, pesanti le assenze
di Fusco e Agresta sulla linea difensiva, così come quella del bomber
Orlando, fuori anche dalla lista dei rincalzi. Grassadonia imposta un
4-4-2 molto offensivo sulle corsie di centrocampo, affidate a Ciarcià e
Scarpa. In avanti, Tortori torna a fare l’attaccante puro dopo la
parentesi da esterno dell’ultima gara.
Nel primo tempo la Paganese
parte con un piglio diverso rispetto alla Nocerina, dando l’impressione
di voler imporre un ritmo più rapido di quello scelto dagli avversari. E
al primo affondo gli ospiti sono già avanti con la volée di Girardi
arrivata al termine di un’azione nata da una leggerezza di Crescenzi. La
Nocerina sembra potersi presto riorganizzare, ma non conclude mai nello
specchio della porta. Auteri passa al 4-2-3-1, ma lascia troppo
scoperta la fascia sinistra. E proprio in quella zona di campo Calvarese
al 20’ trova campo per un’azione indisturbata, conclusa in rete con un
preciso e potente diagonale.
La Nocerina vive di individualità,
complice una Paganese molto ordinata soprattutto a centrocampo. Al 29’,
però, i rossoneri subiscono una nuova mazzata per il calcio di rigore
procurato da Evacuo, ma calciato troppo lentamente da Merino. Lì finisce
il primo tempo per la squadra di Auteri, che cambia di continuo
ordinamento tattico e posizioni in campo, costretto pure a sostituire
l’infortunato Scardina con Chiosa.
Grassadonia risponde arretrando
Tortori sulla sinistra di centrocampo: Girardi agisce da unica punta,
con Ciarcià e Soligo da mezzali. Azzurrostellati blindati, ma bravi ad
impegnare Aldegani con Tortori a fine frazione.
Nella ripresa
Auteri gioca la carta Negro, sbilanciando i suoi. Grassadonia passa alla
difesa a cinque con Pastore, ma trova comunque il tempo di chiudere i
conti della partita con una vera e propria magia di Scarpa, che al 15’
cala il pregevole tris su azione personale. Gioco, partita, incontro per
la Paganese, che abbassa i ritmi, ma non il livello di attenzione. Il
gol di Negro è un po’ una casualità contro l’ermetica difesa
azzurrostellata e il poker su punizione di Scarpa è il giusto premio per
la miglior partita giocata dall’undici di Grassadonia.
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