28.10.12

Paganese da urlo, Scarpa e Romondini decisivi.

Prestazione deludente da parte di una Nocerina letteralmente in bambola, travolta per quattro reti ad una, da una Paganese cinica e spietata, che riesce a portare a casa tre punti meritatissimi. Tre punti che le consentono di scavalcare proprio i rossoneri e portarsi a quota 12 in classifica. E' un avvio shock dei padroni di casa che, dopo soli 15 minuti, sono già sotto di due reti a zero, grazie ad una buona combinazione dell'attacco ospite, che mette Girardi in condizione di battere a rete, e uno splendido assolo di Clavarese che si beve Garufo e trafigge un Aldegani non esente da colpe. Sale in cattedra, poi, Francesco Scarpa che porta a tre le marcature per gli azzurrostellati, prima del gol illusorio di Negro per la Nocerina, e, infine, sempre lo stesso capitano liguorino a suggellare la splendida prestazione di una Paganese che, adesso, non sembra porsi limiti.

CHI SALE
Francesco Romondini - Se si potesse dare un nome ed un cognome alla vittoria della Paganese, questi sarebbero sicuramente del forte centrocampista azzurrostellato. Tanto lavoro oscuro, importante per arginare il centrocampo di una Nocerina che, solamente sulla carta, dovrebbe incutere timore agli avversari ed essere il punto di forza di una squadra costruita per primeggiare. Taglia e cuce come uno dei migliori sarti di alta classe, mastino indomito con una carta d'identità diametralmente opposta a quanto dimostrato. Potrà dare tanto alla causa.

Francesco Scarpa - Partita anonima fino al 18^, quando porta a tre le marcature dei suoi con un gran tiro a giro da fuori area, che si insacca alle spalle di un incolpevole Aldegani. Da lì è un continuo passeggiare sul velluto, non incontrando alcuna opposizione dalla parte opposta. Splendido anche il suo secondo gol personale direttamente su punizione, che si infila nel sette della porta di casa.

Gianluca Grassadonia - E' la vittoria del collettivo, è la vittoria di una Paganese che dopo 50 anni riesce a sfatare il tabù Nocerina. Il suo nome è già entrato nella storia della società liguorina, con la vittoria dello scorso campionato di Seconda Divisione. Scrive, grazie ad una partita preparata alla perfezione ed intuizioni tattiche importanti, una delle più belle pagine della storia calcistica locale. D'altronde si sa quanto la tifoseria ci tenesse a questa partita.

CHI SCENDE
Gaetano Auteri - Una prestazione che definire scandalosa è dir poco. La squadra vista fino a quattro mesi fa è solo un abissale ricordo, questa non è più la Nocerina di Gaetano Auteri e nemmeno una sua lontana parente. Sbaglia tutto quello che si potrebbe sbagliare, presentando in campo una formazione svogliata e senza mordente, in balia di un avversario che nelle occasioni topiche ha saputo colpire, per poi contenere e ripartire. Così non va assolutamente, il campionato è ancora lungo, però i punti iniziano a pesare e la distanza dal primo posto sale a sei lunghezze. Le due settimane sono passate, ma dov'è la Nocerina che lui diceva avremmo dovuto vedere?

Nocerina - Ogni ulteriore commento sarebbe superfluo e ripetitivo.

Roberto Merino - Anche lui, come il resto della squadra, cade nel marasma generale. Le giocate del Mago peruviano e le invenzioni illuminanti le si possono trovare solamente su qualche video di Youtube, di qualche anno fa. Ombra del giocatore che era, non fa nulla per cercare di risollevare la baracca. Viene da porsi una domanda, gli stimoli ci sono ancora per affrontare un torneo di Prima Divisione?

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it