Chieti. Era il derby del campo neutro e senza i tifosi Nocerina-Paganese, giocata quest'oggi in esilio a Chieti per volontà delle istituzioni del territorio salernitano. Ha parlato il campo, l’”Angelini”, che ha sorpreso: la Paganese ha schiantato la Nocerina 1-4. Colpa dell’ imbarcata rossonera? L’approccio sbagliato alla gara, cosa diventata – dopo i casi di Frosinone e Catanzaro – quasi una consuetudine per la truppa di Auteri. La Paganese l’ha presa in mano subito la gara, andando in vantaggio al 6’ con Girardi che sfrutta la bella azione di Romondini e Ciarcià, dopo un errore sulla trequarti di Crescenzi, per superare Aldegani. La Nocerina prova a reagire, ma è di nuovo la Paganese con un tiro di Tortori che va vicina al palo a farsi pericolosa. I rossoneri fanno registrare con Merino al 16’ un’occasione da gol direttamente da punizione del peruviano. Attacca ora con un altro piglio la squadra di Auteri, ma è nuovamente la Paganese ad andare in rete: Calvarese va via sulla destra e entrato in area beffa Aldegani sul suo palo. Evidenti sono le colpe dell’ esperto estremo difensore rossonero. Al 20’ la Paganese è in vantaggio per 2-0. La Nocerina sembra non aver subìto il colpo e si riversa nella metà campo avversaria per trovare il gol che riaprirebbe i conti. La miglior occasione arriva al 29’, quando Evacuo è fermato fallosamente da Marruocco: penalty. Sul dischetto va Merino che calcia angolato ma piano, consentendo a Marruocco di bloccare la sfera. Passa un minuto ed è ancora Marruocco a dire di no ad Evacuo. Nel finale di frazione da segnalare un tiro di Tortori mandato in angolo da Aldegani. Ad inizio ripresa Auteri si gioca la carta Negro, tornato dopo l’infortunio. La Paganese al 18’ si porta sul 3-0 con un tiro di Scarpa dal limite. La Nocerina alla disperata al 32’ trova il gol di Negro, ma solo tre minuti dopo arriva la doppietta dell’ex Salernitana Ciccio Scarpa a fissare il punteggio sull’1-4. Con questi tre punti consentono alla Paganese di superare proprio i molossi e guardare i playoff. La Nocerina ha molto da riflettere e da lavorare: da capire il perché si entra in campo mentalmente assenti e si aspetta lo schiaffo avversario per reagire.
Giuseppe Di Mauro - www.irno.it