13.12.12
Grassadonia sicuro «La Paganese supererà l’esame».
PAGANI L’esame di domenica al “Torre”, inizio ore 18 con diretta televisiva su Sportitalia, con la capolista Latina, può lanciare definitivamente la Paganese. In un torneo così equilibrato, dare continuità di risultati è fondamentale e dopo i due pareggi in rimonta ora Grassadonia vuole i tre punti anche con l’aiuto del pubblico: «Con il Latina è la vera gara della svolta, lo ripetiamo da alcune domeniche. È arrivata quella giusta e poi l’ha detto anche Scarpa e se l’ha detto lui - sorride Grassadonia - bisogna credergli. In effetti è così, la gara ci può dire tanto. Sarà una gran bella partita. Giochiamo di sera, si tratta di un’altra gara per la quale tornerei a giocare anch’io e vorrei vedere un Torre pieno, come l’ho visto nei playoff
l’anno scorso. Perché se lo merita la società, che sta facendo tanti sacrifici e lo merita la squadra che si sta comportando bene; ci darebbe ulteriore spinta e forza nell’affrontare la capolista, più di quella che già abbiamo, domenica mi aspetto uno stadio pieno». Prima di analizzare il prossimo avversario, il tecnico della Paganese fa un passo indietro e ritorna a Frosinone: «Da un paio di domeniche facciamo errori che ci stanno penalizzando, come sul secondo gol subito dove non siamo stati bravi a scalare ed in generale andiamo in apprensione, ci apriamo, giochiamo in ampiezza e sbagliamo gli automatismi. Purtroppo nelle ultime due gare abbiamo dovuto sempre rincorrere il risultato e mi sarebbe piaciuto in queste gare andare invece in vantaggio e gestire le gare secondo il lavoro svolto in settimana. Ogni domenica si assisteranno a degli errori e di fronte ci sono poi sempre gli avversari». Frosinone è stata anche la rinascita di Caturano, un altro elemento in più da poter sfruttare e forse un regalo anticipato di Natale oltre a quello di Babù: «Dai miei due Babbi Natale mi aspetto più di un regalo e Babù potrebbe esserlo: ora si sta solo allenando con noi, vedremo più in là. Su Caturano vi svelo un aneddoto. Quando eravamo in ritiro, al primo allenamento dissi al preparatore atletico che il ragazzo si allenava con poca intensità ed ha continuato a farlo successivamente e così ha trovato poco spazio. Poi dopo una discussione ed un suo comportamento che non mi piacque a Barletta, non fu convocato. Da allora però s’è dato la sveglia, s’è messo in riga e poichè non ho pregiudizi verso nessuno ma guardo solo al bene della Paganese, in settimana l’ho visto bene e l’ho fatto giocare. Ha segnato e sono contento, per lui e per la Paganese».
Peppe Nocera - La Città