0-3 a tavolino o ripetizione della gara? E’ il dilemma che sta facendo preoccupare i tifosi della Paganese, all’indomani della sospensione della partita contro il Latina a causa di uno smottamento di una zolla di terreno del “Torre”. L'avvocato Carlo De Martino, membro dell’Ufficio Legale della società azzurrostellata, ha commentato così l'accaduto: ”Ho sentito parlare di responsabilità oggettiva, ma penso che la responsabilità non sia di nessuno. Né della Paganese, né del Comune di Pagani.
Dopo dieci giorni di piogge continue è possibile che accadano eventi naturali di questo genere. Sono crollate intere città e non se ne è parlato. Trovo indecoroso che si parli male della Paganese, la quale non ha alcuna responsabilità perché la voragine non è dipesa dalla manutenzione del campo”.
L’avvocato De Martino ha poi parlato della possibilità di sconfitta a tavolino: “Non credo che ci sia pericolo di 0-3 a tavolino perché non è possibile imputare una calamità naturale alla società. Se ci fosse stato un fulmine e avesse fatto un buco nel manto erboso, non penso che si sarebbe pensato di accusare la Paganese”.
Anche il comportamento dell’arbitro Benassi di Bologna ha fatto un po’ discutere: “L’arbitro ha sospeso la gara prima dei 45’ previsti dal regolamento. Questi, però, sono dettagli. La vera motivazione è che la partita è stata fermata per impraticabilità del campo dovuta ad un evento naturale. La buca era stata anche riempita, ma l’arbitro avrà avuto le sue ragioni e non è di questo che vogliamo parlare”.
Come si muoverà l’Ufficio Legale della Paganese? “Abbiamo già dato mandato all’avvocato Chiacchio, colui che segue da sempre le questioni della nostra società dinanzi alla Giustizia Sportiva, e credo sia il più bravo in assoluto. Mi auguro che non ci sia bisogno di un suo intervento e che il Giudice Sportivo prenda giusti provvedimenti.
Il Latina ha subito presentato riserva scritta e penso che questo, dal punto di vista strettamente sportivo, sia scorretto. Le partite si vincono sul campo - ha concluso De Martino -, non imputando agli avversari colpe che oggettivamente non hanno”.
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