Una serata così ci voleva. Lo ha detto davanti a microfoni e taccuini Salvatore Malafronte, di professione preparatore atletico, ieri sostituto in panchina dello squalificato Grassadonia. Lo avranno pensato un po’ tutti i tifosi. Dopo un periodo abbastanza difficile, una vittoria doveva arrivare. Magari nel derby. Magari in diretta televisiva, per riscattare la figuraccia del match col Latina. Magari con quattro gol, per permettere agli amanti dei numeri e della goliardia di ricordare ancora una volta la famosa e indimenticabile sfida di Chieti contro la Nocerina.
Eppure, le cose non si erano messe bene. Nonostante il grande primo tempo della Paganese, era stato l’Avellino a passare in vantaggio, sfruttando l’unico errore dell’attenta retroguardia azzurra. Qualsiasi squadra avrebbe accusato il colpo, arrivato peraltro ad un minuto dalla fine del primo tempo. Ed invece no. Perché prima che da bravi calciatori, questa squadra è composta da grandi uomini, come ripetuto a più riprese da Grassadonia.
Tra questi grandi uomini, spicca per talento e carisma Francesco Scarpa. E’ di Torre Annunziata, ma ha la Stella stampata nel cuore. Tanti gol, tante grandi giocate per questo talento incredibile che riesce a far divertire in campo e fuori, quando diventa il primo ultras. Scarpa è così: non ci pensa mai due volte, sia che si tratti di mostrare la maglia del Savoia contro la Nocerina, sia che si tratti di calciare da 40 metri vedendo il portiere fuori dai pali.
Uguale merito della splendida vittoria di ieri va dato a Sasà Caturano. Non è più giovanissimo – è un classe ’90 – ma ha un talento ancora inespresso. Potrebbe fare tantissimo e diventare un attaccante di categoria superiore, se solo capisse l’importanza del sudore e dell’impegno durante gli allenamenti settimanali. La doppietta di ieri dimostra, però, che è sulla giusta strada. Per diventare grande, e per fare grande la Paganese.
Nota di merito va ai tifosi azzurrostellati. Non ai duemila o più che ieri affollavano le scalee del "Torre". Ma a quei Mille che tutte le domeniche, incuranti delle condizioni atmosferiche e di un portafogli sempre più vuoto, decidono di sostenere la propria squadra del cuore.
Con tutto il dovuto rispetto per gli altri presenti e per chi vorrà salire sul carro dei vincitori, la magica notte di ieri va dedicata proprio a loro: a quei mille per i quali non esiste crisi né pay-tv che tenga.
Gianluca Pepe per paganinotizie.it