Trentatrè fra avvocati, consulenti e dottori. E' la squadra schierata dal Latina per vincere la terza partita fra Paganese e Latina. Terza partita che avverrà ancora nelle aule di un tribunale. Questa volta lo "stadio" è l'Alta Corte di Giustizia Sportiva, ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva.
Deciderà dunque la corte presieduta da Riccardo Chieppa in merito alla sfida fra azzurrostellati e pontini, che si doveva giocare il 16 dicembre. Il Latina ha presentato ricorso contro la decisione della Corte di Giustizia Federale, che, accogliendo il ricorso della Paganese, aveva disposto il replay del match. Un ricorso di 36 pagine, in cui si contesta la sentenza emessa due settimane fa dalla CGF.
I nerazzurri non hanno neppure atteso la pubblicazione delle
motivazioni (avvenuta stamani), in cui si sottolinea l'imprevedibilità,
oltre all'eccezionalità, dell'evento verificatosi al Torre. Questo il punto maggiormente contestato dai legali della dirigenza pontina. Il Latina si è affidato all'avvocato internazionale Astolfo Di Amato, titolare di un omonimo studio legale che ha quattro diverse sedi, a Roma, Milano, Napoli e Torino.
I suoi soci e consulenti, tutti coinvolti nella questione, sono esperti
in diritto commerciale ed amministrativo. Anche per questo grado di
giudizio i tempi saranno piuttosto lunghi. L'Alta Corte di Giustizia Sportiva,
infatti, proprio oggi ha programmato le prossime sessioni di udienze:
quella più imminente è stata fissata per lunedì 18 marzo alle ore 10.
Danilo Sorrentino - www.paganese.net