Ed i nodi sono venuti, inevitabilmente, al pettine.....!
E sono tutti nodi difficilissimi da sbrogliare vista l'assoluta inadeguatezza di chi dovrebbe avere l'umiltà, la consapevolezza e, sopratutto, la capacità di riuscire a venirne fuori.
Catanzaro, per me è stata l'ennesima, ulteriore, definitiva conferma; la Paganese è una squadra che pur avendo enormi potenzialità e singoli di grandissima affidabilità, non potrà centrare un obiettivo diverso da una tranquilla salvezza.
Sarà contento Grassadonia che ha sempre sbandierato ai quattro venti che conservare la categoria sarebbe un'impresa....
LUI dice queste ma anche tante altre amenità nelle sue interminabili, piatte e ripetitive "conferenze stampa" nelle quali è alla costante ricerca di consensi, di ammiccamenti, di sorrisi complici, ed anche di colpevoli ed ingiustificate disponibilità: "Abbiamo lavorato benissimo in settimana, conosciamo i punti deboli degli avversari ed è lì che li colpiremo, andremo a giocarci come sempre la nostra partita. Aspetto una conferma alle mie positive sensazioni...".
E' un modo per prepararsi a raccogliere ulteriori, facili ed ingiustificati consensi nel caso di vittoria, scaricando sulle ingenuità dei singoli e su episodi sfavorevoli, le cause delle sconfitte (troppe) alle quali LUI non è stato mai completamente estraneo.
Cura il look personale ed il rapporto umano col gruppo, cura tantissimo le pubbliche relazioni, ha forse anche migliorato il modo ed il tono di esprimersi frequentando qualche corso di dizione ma per essere un tecnico vero (non solo un allenatore), purtroppo per LUI, tutto ciò non è sufficiente.
Esclusioni eccellenti, scelte incomprensibili, poco razionali ed assolutamente inopportune e penalizzanti rafforzano in me l'idea che LUI ha tantissima insicurezza, pochissima lucidità ed assenza totale di intuizioni in grado di saper leggere e cambiare la gara in corsa.
E' un limite che è riemerso ieri in Calabria ma ha ripetuti precedenti come scelte iniziali incomprensibili ed opportuni correttivi da apportare, al di là del modulo, sempre nell'esaltazione delle caratteristiche dei singoli.
Scarpa sì poi no a Sorrento, Scarpa ancora no poi decisivo contro l'Avellino, part time ieri a Catanzaro.
Intanto il povero disorientato Tortori è riscivolato in panchina pur essendo, sempre in conferenza stampa, definito dal tecnico una sua felicissima intuizione.....
Qualcuno, forse, ricorderà, che ho espresso spessissimo delle perplessità sulla guida tecnica della squadra, ora posso ribadire che quei dubbi sono diventati certezze.
Un'eventuale ed augurabilissima vittoria a Gubbio non mi farà cambiare idea, come non mi hanno fatto cambiare idea le trionfanti imprese contro Nocerina ed Avellino che sono maturate grazie alla voglia, alle motivazioni, alle indiscutibili qualità tecniche dei singoli e non certo grazie a felici ed appaganti intuizioni tattiche.
Ho lavorato tre anni a Catanzaro come consulente di mercato di Gianni Improta, ho tantissimi amici lì e più di uno mi ha detto che la Paganese è stata la peggiore squadra vista quest'anno al "Ceravolo", eppure mi sembra di avere sentito Grassadonia affermare che a fine gara ha fatto i complimenti alla squadra per la prestazione.....!
Se ribadirà come è facilmente intuibile, nella prossima conferenza stampa, lo stesso concetto ci sarà qualcuno che gli chiederà che partita ha visto?
Gli azzurrostellati hanno effettuato SOLO tre tiri, uno con Scarpa su punizione, nel primo tempo, uno con Caturano finito in curva ed uno con Girardi beneficiario sul gol di una serie incredibile di errori della difesa giallorossa su calcio d'angolo.
Il restante della gara è stato un monologo incontrastato delle "Aquile" che dopo due sconfitte consecutive e con un organico non eccelso cercheranno di riprendere slancio e convinzione per centrare il loro reale obiettivo.
Ci sarebbe tantissimo altro da aggiungere ma non vorrei che queste mie certezze consolidate e le mie valutazioni potessero apparire esageratamente persecutorie verso un professionista serio, stimabile, disponibile ed alla ricerca affannosa di un ruolo da protagonista in questo difficilissimo mondo del pallone.
D'altronde la mia rubrica ha un titolo molto significativo "La vedo così".
Non ho la pretesa e la presunzione di essere infallibilmente nel giusto, il calcio rimane materia opinabile e contraddittoria e ciò che può sembrare vero oggi potrebbe non esserlo più domani.
La vedo così ma nulla mi vieta di coltivare la speranza che, nonostante tutto, la Paganese possa riavviare un discorso troppe volte colpevolmente interrotto e centrare un traguardo consono alle sue reali ed impareggiabili potenzialità.
Carlo Vitiello da paganese.it