Gianluca Grassadonia, l'allenatore della Paganese che
sarà sulla strada della Nocerina domenica a Pisa, annuncia che la sua
squadra non sarà remissiva e tanto meno starà chiusa sperando di fare
risultato. È soprattutto la situazione di classifica a imporre ai suoi
di fare gioco, causa una graduatoria che vede gli azzurrostellati in
zona play-out. Concessosi in esclusiva ai microfoni di Tuttonocerina.com,
Grassadonia esordisce spiegando che un derby nello spogliatoio dovrebbe
essere vissuto come una normale partita di calcio, con la tensione
giusta dato che la posta in palio è sempre la stessa.
“Questo è il derby, ma è una partita che si prepara alla solita maniera: ci sono sempre in palio tre punti – afferma il tecnico – Abbiamo
il dovere, adesso che siamo in un momento delicato, di giocarci nove
finali di qui alla fine, e questa è una delle nove finali”.
E’ una partita che è meglio giocare in campo neutro a porte
chiuse, oppure sarebbe stato meglio giocare a Pagani con le due
tifoserie?
“Così come sarebbe stato meglio a Pagani, sarebbe stato meglio
anche a Nocera. Però si è deciso così, possiamo solo prendere atto di
questa situazione e giocarci questa partita, sia noi che loro”
Passiamo al calcio: la vostra Paganese conta la terza difesa
meno battuta del campionato, però da un mese non segna. Come mai questa
difficoltà a trovare la via del gol?
“E’ vero che da un mese non troviamo la via del gol, ma devo dire
che anche in passato abbiamo fatto un po’ fatica ad arrivare e un po’
fatica a metterla dentro. Purtroppo questo è uno sport in cui se non fai
gol fai fatica a trovare risultati, e noi sulle ultime nove partite ne
abbiamo vinta una sola nonostante in ogni partita riusciamo sempre a
creare quelle tre o quattro occasioni da gol. Dobbiamo migliorare sotto
porta come lucidità e come tranquillità, e cercare di raccogliere dei
punti che ci portino lontano dalla zona calda”.
Tra l’altro un dato da tenere in considerazione è che la
Paganese nei derby è andata a rete ben undici volte, quindi è una
squadra che si esalta in questo tipo di sfida?
“Tutte le partite sono importanti: ci sono sempre tre punti, e noi
purtroppo abbiamo pagato questa discontinuità che ci ha fatto fare
grandi prestazioni una domenica e che ci ha fatto calare in quella
successiva. Quest’altalena di prestazioni ci ha portato in una
situazione di classifica deficitaria, ma ci sono comunque tutte le carte
in regola affinché la mia squadra si tiri fuori”.
Avrete a che fare con una squadra che fa del gioco d’attacco la sua arma migliore: è fondamentale non perdere domenica?
“No, è fondamentale fare la nostra partita, cercando di rispettare
la Nocerina. Anche noi cerchiamo sempre di proporre qualcosa, la
Paganese non ha mai paura di giocare, e sarà così anche domenica per la
Nocerina”.
Partita da tripla?
“Sì, lo è. Penso che abbiamo una mentalità vincente, sia noi che la Nocerina”.
Il campo del Pisa l’avete conosciuto proprio domenica scorsa: com’è?
“E’ un buon campo, così come lo era anche quello di Chieti
all’andata. Forse il campo di Pisa è leggermente migliore come terreno
di gioco, ma come ho già detto, queste sono partite determinanti, e in
ogni partita, a prescindere dal tipo di campo di gioco, è necessario
cercare di cogliere punti”.
Ancora un’altra curiosità, mister: sappiamo che lei gode della
fiducia incondizionata della società del presidente Trapani, ma la
squadra lei se la sente ancora sua?
“Sì, sempre. Ho sempre sentito mia la squadra, non mi sono mai
sentito solo, al di là della fiducia incondizionata del presidente. Se
non avessi sentito la squadra come mia, me ne sarei andato via senza
battere ciglio, quindi è una squadra che mi appartiene, l’ho avuta anche
l’anno scorso ed è stata integrata da diversi giocatori. Quindi l’ho
sempre sentita mia dall’inizio”.
Fonte: tuttonocerina.com