6.3.13

La svolta di Salerno, mai più derby a porte chiuse.

Paganese, Nocerina, Salernitana, Avellino, Benevento: sempre porte aperte

Coraggiosa, difficile, necessaria. La sfida che parte dal secondo piano del Palazzo Prefettizio di Salerno è un tentativo di svolta per il mondo del calcio. Presuppone uno scatto culturale importante, decisivo, per restituire il pallone a chi dovrebbe detenerne vera proprietà morale: la gente. “Dal prossimo campionato di Lega Pro tutti i derby si disputeranno a porte aperte”, annuncia fiero il direttore generale della ex serie C, Francesco Ghirelli. Al suo fianco, dopo una lunga riunione conclusasi da qualche minuto e durata almeno mezzora più del previsto, c’è il prefetto di Salerno, Gerarda Maria Pantalone. “Lanciamo questo progetto, che ha la pretesa di dipanarsi a livello nazionale e che vorrei potesse fare arrivare qui anche l’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive”, dice la rappresentate di Governo sul territorio.

È il riscatto delle istituzioni nella settimana che precede Paganese-Nocerina, anche in questo girone di ritorno relegata in campo neutro fuori regione (domenica si gioca a Pisa) e a porte chiuse. “Occorre un’apertura di credito importante, un lavoro da compiere nelle scuole, una cultura da rafforzare per far sì che i 30-40 facinorosi di ogni tifoseria possano essere emarginati e ripudiati dalla stragrande maggioranza di sportivi veri”, parole del questore di Salerno, Antonio De Iesu.
 
Il tavolo, a cui siedono pure i rappresentati dei Comuni di Pagani e Nocera Inferiore, delle società azzurrostellata (il presidente Trapani) e molossa (il segretario Iodice) e dell’Assocalciatori (il vicepresidente Calcagno), rilancia la sfida: mai più derby a porte chiuse. Sin dal prossimo anno, quando in Prima divisione Lega Pro - con ogni probabilità - ci sarà anche la Salernitana. Sperano di non esserci più Nocerina, Avellino e Benevento, in lotta per la promozione in serie B, ma qualcuno dovrà restarci. Mentre si augurano d’esserci, compiendo la mission salvezza, Paganese e Sorrento. Un parterre de roi, per cominciare a cambiare la storia. Che sia un'altra svolta di Salerno?
 
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