Da giocatore è stato un difensore importante in Serie A, da tecnico
invece sta bruciando le tappe. Al debutto sulla panchina della
Salernitana diede dignità e gioco ad una squadra avviata verso la
retrocessione; mentre nell'ultimo biennio ha impresso il proprio marchio
alla Paganese, condotta dapprima in Prima Divisione e
ora verso una salvezza tranquilla che potrebbe diventare, negli ultimi
duecentosettanta minuti della stagione, qualcosa di più.
Parliamo di
mister Gianluca Grassadonia che a TuttoLegaPro.com si è raccontato in esclusiva.
Una stagione dai molteplici volti: qualche settimana fa c'era chi vi contestava, ora invece sognano i Playoff...
"Penso che la squadra abbia fatto un campionato molto importante.
Abbiamo tanti giocatori che sono alla prima esperienza in Lega Pro e
altri ragazzi che erano alla ricerca di un rilancio per esplodere
definitivamente come Caturano. La squadra ha risposto in maniera molto
importante dopo un periodo di appannamento. Abbiamo la miglior difesa
del campionato e in casa siamo imbattuti".
Eppure in molti avevano messo in discussione la sua panchina: come ha vissuto quei momenti?
"Al di là dello scetticismo che c'era nell'aria, anche io sono
stato investito dalle critiche. Ho risposto in maniera dura, perchè
negli ultimi due anni abbiamo fatto grandi cose. Non dimentichiamoci che
la squadra era reduce da una retrocessione diretta, senza neppure
passare dai Playout, con Capuano. Abbiamo vinto il campionato e
quest'anno da neopromossa stiamo facendo risultati importanti".
Da tecnico quali formazioni avversarie l'hanno impressionata?
"Per qualità di gioco, padronanza ed organizzazione mi hanno
colpito molto il Latina di Fabio Pecchia e il Pisa di Alessandro Pane.
Anche se adesso non sono più su quelle panchinde, devo dire che mi hanno
fatto una grande impressione".
Fra i giovani?
"Troppo facile dire Politano del Perugia. Il nostro direttore
D'Eboli ha pescato tanti ragazzi che qui a Pagani stanno facendo
benissimo. Meritano interesse e considerazione per quanto stanno facendo
con noi".
Come valuta la stagione sinora?
"La società ha saputo aspettare, quando abbiamo avuto un periodo
non facile. I risultati ora stanno premiando, oltre che noi, anche la
dirigenza. Direi che la Paganese è la vera sorpresa del campionato,
abbiamo coniugato gioco e risultati".
Un campionato incredibile, nel quale non siete ancora matematicamente salvi ma vi giocate un posto Playoff.
"Abbiamo l''1% di possibilità per raggiungere qualcosa di
importante. Sfrutteremo questa chance al massimo, cercando sin da
domenica prossima di garantirci la salvezza matematica".
Lei è un tecnico giovane, eppure alle spalle ha risultati importanti. Quale sarà il suo futuro?
"Ci tengo a finire questo campionato nel migliore dei modi.
Ringrazio la società e in particolare il patron Trapani e il direttore
D'Eboli che hanno sempre avuto fiducia nel sottoscritto e nel mio staff.
A fine stagione poi valuteremo insieme".
Chi l'ha introdotta verso il mondo della panchina?
"Chi mi ha illuminato in questa professione è stato sicuramente
Giampiero Ventura. Dal punto di vista tattico è stato molto importante e
un punto di riferimento fondamentale per me. Mi ha aperto la mente e
fatto intraprendere questo cammino da allenatore. Sicuramente è lui il
mio punto di riferimento professionale".
da tuttolegapro.com