Ecco quello che ci voleva: una vittoria scaccia pensieri in vista degli imminenti play-off.
Gli esami di fine stagione si presentano durissimi da superare e se i
presupposti erano quelli di Gubbio, ahinoi. Per fortuna il Latina ha
deciso di fare la voce grossa oggi sfoderando la grandissima
prestazione. Quel che conta è arrivare al banco dei play-off
con la mente sgombra da ogni pensiero e il fisico libero da ogni tossina
(possibilmente). E quale miglior medicina se non una vittoria rumorosa
in casa? (un risultato così tondo in effetti quest’anno mancava). Bene
la squadra, bene anche i singoli; giocatori chiave come “Kola”,
Jefferson, e Barraco sono già in formato play-off, e che dire
di Giacomini, dimenticato sotto la gestione Pecchia e a un passo dal
salutare il “Francioni”, oggi ritrova la maglia da titolare e sigla una
doppietta (un ottimo “acquisto” per Sanderra). Manca solo
Danilevicus all’appello (e il recupero di altri due giocatori strategici
per il Latina: Milani e Sacilotto), anzi al gol, perché il lituano a
entrare entra. La marcatura manca da quel dì a Catanzaro. Il tempo
stringe e la piazza sbuffa. I play-off, per il lituano, sono l’ultima spiaggia.
PRIMO TEMPO -
Sanderra è costretto a ridisegnare il suo Latina viste le emergenze.
Oltre ad Agius squalificato, assenti Milani, Giallombardo e Sacilotto
(per Gerbo, non al meglio, solamente panca). Il 4-3-3 è composto da
Bruscagin, Cottafava, De Giosa e dal redivivo Giacomini. A centrocampo
la triade Cejas-Ricciardi-Burrai sostiene il tridente d'attacco composto
da Barraco e “Kola” esterni con Jefferson punta centrale. Nel primo
tempo succede poco, anzi pochissimo. Il Latina è padrone del campo, ma
sotto porta non incide. L’estremo difensore degli azzurro stellati
Marruocco al 15', è già costretto a lasciare il campo per infortunio: al
suo posto entra Robertiello. La prima azione degna di nota è firmata al
5' da “Kola”, che sfruttando una verticalizzazione di Jefferson
anticipa Marruocco in uscita: palla di un soffio al lato (ma l'azione
pare viziata da un fallo dello stesso attaccante nerazzurro). Il match
si risveglia alla mezz’ora. Al 30' Cottafava, da calcio d’angolo, trova
di testa solo la respinta dei difensori. Cinque minuti più tardi Barraco
elude di destro l'intervento di Perrotta, tenta il colpo al volo, ma
cicca la sfera. Il Latina continua a macinare occasioni. Al 37'
Jefferson svetta imperiosamente da calcio angolo e lambisce il palo.
Quaranta secondi dopo il brasiliano è ancora protagonista; scende sulla
sinistra e mette al centro di esterno per “Kola” che di testa per poco
non trova il tap-in. Il gol è nell'aria. Al 40' Cejas
pesca il coniglio dal cilindro: Jefferson serve l’argentino di sponda,
che addomestica e poi disegna una parabola a giro che va a insaccarsi
sotto l'incrocio (chapeau). La Paganese si fa viva nel
finale con un cross dalla destra di Ciarcià che danza pericolosamente
al limite dell'area piccola: Bruscagin sventa e spazza via.
SECONDO TEMPO –
Il secondo tempo parte subito forte. Dopo 10 secondi bello schema della
Paganese: palla lunga per Franco che di destro va vicinissimo al
pareggio. Sul ribaltamento di fronte “Kola” salta Nunzella con un
sombrero, guadagna metri e poi spara di destro: Robertiello para
comodamente. I nerazzurri vogliono il raddoppio. Al 3' “Kola” punta
Nunzella, va sul fondo e poi scarica in area un cross radente su cui
Barraco interviene con un destro in corsa: la palla rimbalza prima sul
palo e poi sulla schiena di Robertiello, per poi finire la corsa in
fondo al sacco. Latina padrone del campo e vicina al tris al 7'. Il
tentativo di Bruscagin viene respinto da Robertiello, il solito “Kola” è
in agguatio e sul tap-in spara di sinistro fuori. Il tris è
servito al 16': Cejas affonda sulla sinistra e mette al centro un cross
per la testa dell’accorrente Giacomini che gira perfettamente a rete
battendo Robertiello. Il Latina va che è un piacere. Due minuti dopo
Ricciardi si fa vivo sparando dai trenta metri, potente ma fuori misura.
Al 20' lancio lungo di Cottafava, “Kola” spunta alle spalle della
difesa, stoppa in area e poi arma un destro che sfiora l'incrocio dei
pali. Per il colored al momento di lasciare il campo (per Danilevicius) arriva la standing ovation
del “Francioni”. Subito dopo altro cambio: Sanderra manda in campo “il
mago” Schetter al posto di Jefferson. Al 32' Ricciardi con un cross
basso trova “lo zar” Danilevicius che si avvita e di sinistro sfiora
l'incrocio dei pali. La Paganese ci prova nel finale, prima con un tiro
dalla lunga distanza di Soligo bloccato da Bindi, poi con un cross di
Ciarcià su cui l’estremo difensore pontino interviene spazzando l'area.
Il match si avvia alla conclusione senza ulteriori emozioni, ma proprio
al 3' di recupero arriva la perla inattesa: Giacomini dai 30 metri spara
una sassata impressionante che va a incastonarsi sotto l'incrocio. 4-0
e tutti a casa: il latina con questa vittoria mantiene la quarta
piazza, ma non aggancia le fuggitive Nocerina e Perugia, entrambe
vittoriose quest’oggi. Ora per i nerazzurri si tratterà solo di capire la composizione della griglia play-off
e incominciare a fare calcoli. Domenica c’è un’ulteriore ultima
giornata che darà tutte le risposte del caso; si va a fare visita a una
Carrarese bisognosa d’ossigeno per evitare l’ultima piazza, contesa con
il redivivo Sorrento, che oggi è andato a trionfare sul campo di un
Frosinone (4-2, ndr) ormai estromesso dalla corsa per i play-off.
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