La sensazione, che per ora resta tale e nulla di più, è che andrà a
finire come quattro mesi fa. Con la Lega Pro a spingere per la disputa
dei derby a porte aperte - per salvaguardare l’appeal d’un
campionato troppo spesso offuscato nella penombra e alla disperata
ricerca di notorietà per strappare attenzioni, spettatori e risorse ai
«cannibali» della serie A - ma con le autorità di pubblica sicurezza a
porre un freno, mettendo sul tavolo quei reali margini di rischio che
sarebbe meglio prevenire, anziché curare. Era il 5 marzo scorso quando
Salerno fu «capitale» per un giorno della ex serie C. Tornerà a esserlo
venerdì, per un’importante tappa d’avvicinamento, ancora in Prefettura,
verso la compilazione dei gironi che dovrebbe avvenire entro la fine di
luglio.
Ora come allora il tema al centro del dibattito è l’ordine pubblico per i derby campani. Salernitana, Nocerina, Paganese e Benevento sono tutte in Prima divisione. E il dilemma è: inserirle in uno stesso girone in cui spiri forte il vecchio vento del Sud o «dividerle»? E se prevalesse la seconda tesi, quale sarebbe il modo migliore per «separarle»? A vederla con ironia - ma sino a un certo punto - per «scongiurare» ogni tensione in provincia di Salerno dovrebbe concretizzarsi la temuta esclusione della società molossa, in questi giorni alle prese con una vera corsa contro il tempo per iscriversi al campionato ai «tempi supplementari».
Si verificasse l’auspicabile «miracolo» per evitare il naufragio del club delle due Nocera, invece, ci sarà da valutare con grande attenzione il da farsi. Venerdì la Prefettura salernitana ospiterà una tavola rotonda con Lega Pro, Assocalciatori, società del territorio e autorità di pubblica sicurezza. In quella sede Francesco Ghirelli, direttore generale della fu serie C, rilancerà i concetti ribaditi ieri a Lira Tv: «Vorremmo mantenere i criteri che ci hanno guidato in questi anni - ha detto il dg -. I presidenti non devono avere costi elevati durante la stagione, coerentemente con la situazione di crisi del Paese e le difficoltà dei tifosi a muoversi nelle trasferte. Inoltre vorremmo mantenere la caratteristica del campionato con incontri come i derby e le competizioni tra città e tifoserie di grande tradizione. Venerdì ascolteremo le valutazioni di tutte le componenti, è una questione di buon senso: basta guardare in tutta Europa, di gare a porte chiuse se ne giocano davvero poche».
Ora come allora il tema al centro del dibattito è l’ordine pubblico per i derby campani. Salernitana, Nocerina, Paganese e Benevento sono tutte in Prima divisione. E il dilemma è: inserirle in uno stesso girone in cui spiri forte il vecchio vento del Sud o «dividerle»? E se prevalesse la seconda tesi, quale sarebbe il modo migliore per «separarle»? A vederla con ironia - ma sino a un certo punto - per «scongiurare» ogni tensione in provincia di Salerno dovrebbe concretizzarsi la temuta esclusione della società molossa, in questi giorni alle prese con una vera corsa contro il tempo per iscriversi al campionato ai «tempi supplementari».
Si verificasse l’auspicabile «miracolo» per evitare il naufragio del club delle due Nocera, invece, ci sarà da valutare con grande attenzione il da farsi. Venerdì la Prefettura salernitana ospiterà una tavola rotonda con Lega Pro, Assocalciatori, società del territorio e autorità di pubblica sicurezza. In quella sede Francesco Ghirelli, direttore generale della fu serie C, rilancerà i concetti ribaditi ieri a Lira Tv: «Vorremmo mantenere i criteri che ci hanno guidato in questi anni - ha detto il dg -. I presidenti non devono avere costi elevati durante la stagione, coerentemente con la situazione di crisi del Paese e le difficoltà dei tifosi a muoversi nelle trasferte. Inoltre vorremmo mantenere la caratteristica del campionato con incontri come i derby e le competizioni tra città e tifoserie di grande tradizione. Venerdì ascolteremo le valutazioni di tutte le componenti, è una questione di buon senso: basta guardare in tutta Europa, di gare a porte chiuse se ne giocano davvero poche».
Anche perché, come ribadito nei giorni scorsi dal presidente Mario Macalli, «se queste società fossero tutte in serie B si affronterebbero comunque». Di più, un derby tutto salernitano sarebbe possibile già nella Coppa Italia Tim che prenderà il via il prossimo 4 agosto. Proprio come accadde un’estate fa, quando la kermesse tricolore fu «battezzata» da un Nocerina-Paganese che mancava da decenni. Come gli azzurrostellati lo scorso anno, ora la Salernitana è neopromossa in Prima divisione, e sarà dunque chiamata a giocare in trasferta una gara «dal non ritorno» contro un’avversaria retrocessa dalla serie B o reduce già da almeno una stagione in C1. Potenzialmente, dunque, anche molossi o liguorini. E qui, con il sorteggio dell’urna del 25 luglio, come la mettiamo? (dac)
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