Il desiderio è quello di non ripetere quanto accaduto nel campionato appena concluso. Ne sanno qualcosa Paganese e Nocerina, costrette ad affrontarsi a porte chiuse e addirittura fuori regione, nei silenziosi esili dell’Angelini di Chieti e dell’Arena Garibaldi di Pisa, per le due sfide di campionato. La Lega Pro già da tempo sta provando a mettere in atto una campagna di sensibilizzazione su uno dei più annosi problemi che affligge le società calcistiche campane, aprendo già da alcuni mesi alla possibilità di disputare alcune delle sfide più sentite dalle tifoserie con gli spalti regolarmente fruibili.
Un concetto condiviso anche da Giovanni Citarella, il patron dimissionario della Nocerina che aveva disertato l’incontro di venerdì poichè alle prese con la grana iscrizione. «Abbiamo fatto di tutto per disputare i derby con la Paganese a porte aperte - ha spiegato Citarella a Lira Tv - l’anno scorso, qualcuno sopra di me però ha fatto si che ciò non avvenisse. La mia società ha dimostrato con i fatti in cinque anni la totale apertura e non credo che l’assenza di venerdì sia stata qualcosa di così problematico. C’è bisogno di volontà delle istituzioni, non dalla parte delle società: in Italia si disputano derby molto più a rischio come Lazio-Roma, figurarsi se non si può giocare Salernitana-Nocerina. Per me le tre squadre devono stare nello stesso girone e giocare a porte aperte“.
Risolse Schetter a pochi minuti dalla fine in favore dei molossi, in un match che sarà ricordato per il gran caldo e per gli scontri a Santa Chiara prima, durante e dopo la sfida giocata al ‘San Francesco’ a porte chiuse. Il destino dei derby della prossima stagione passa anche dall’urna della Coppa Italia. Non ritrovarsi ai primi di agosto potrebbe essere già il primo successo…
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