Nonostante la sconfitta, Agenore Maurizi riceve i complimenti del suo
collega, Alberto Colombo. “La nostra è stata una vittoria meritata. Ci è
mancata, però, un po’ di condizione fisica e di concretezza nelle
conclusioni a rete. Devo aggiungere – rimarca il tecnico lombardo – che
la condizione fisica è quella che è ma non solo per la nostra squadra un
po’ per tutte”. La Paganese? “Si è chiusa in difesa ed è stata attenta a
non scoprirsi. Noi non eravamo lucidi, abbiamo perso un po’ di lucidità
dopo 20-25’, i primi, di buona lena”. Bilanci dell’inizio della
preparazione? “Siamo al lavoro da 13 giorni, troppo presto. Non siamo al
massimo, fisicamente, ma la temperatura al Torre non era nemmeno troppo
elevata rispetto a dove siamo noi”. La Pro Patria vista al Torre sarà
quella del campionato? “Avevamo fuori Giannone per guai fisici, Siega
per un tesseramento da perfezionare. In pià la società sta cercando un
alter ego di Serafini, l’unica punta centrale oggi in organico.
Ma, se servirà, la società accontenterà le mie richieste”. Poi Colombo
fa i complimenti alla Paganese. “Squadra pronta, preparata, tignosa ed
ostica. Alcuni giocatori erano appena arrivati, altri stanno firmando in
questi giorni. L’impressione che ho avuto è stata buona, l’unico punto
di domanda riguarda la rosa: per me è eccessivamente giovane. E la
gioventù a volte è un valore aggiunto. Servirebbe loro una chioccia, uno
che prenda per mano la squadra”. Chiusura con la Coppa. Spezia-Pro
Patria. “Ci andremo a divertire in uno stadio, il Picco, che formerà,
inevitabilmente, il carattere dei ragazzi. Vedremo come reagiranno i
miei giocatori al differente tasso tecnico della partita. Certamente –
chiude Colombo - noi non andremo a fare una gita né pensando alle cinque
terre quanto mai vicine”.
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