Il programma studiato dal prefetto Gerarda Maria Pantalone, dal questore Antonio De Iesu e dal direttore generale della Lega Pro Francesco Ghirelli prevede attività educative e aggregative, rivolte anzitutto - ma non solo - ai più giovani, per far sì che i derby di calcio si caratterizzino per agonismo e fair play in campo e fuori, piuttosto che per tensioni tra le tifoserie. Nobili propositi d'una sfida culturale che oggi doveva esser presentata ufficialmente. Prima dell’inatteso dietrofront.
Non sono ancora noti né certi i motivi del rinvio. Ma forse, a tre
giorni dalla composizione dei gironi della prossima terza serie, e con
le autorità di pubblica sicurezza tutt’altro che convinte
dell’opportunità d’inserire tutte insieme Salernitana, Paganese e
Nocerina, sarebbe stato quantomeno prematuro firmare stamani il
protocollo. Che ci sarà, così come - inevitabilmente - ci saranno i
derby (tre squadre della stessa provincia non possono essere separate
del tutto in due raggruppamenti). Ma non ora. Di sicuro dopo la giornata
di lunedì. Quando il Consiglio direttivo della Lega Pro formerà e
renderà noti gli organici dei campionati.
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