17.10.13

Qui Pisa, svetta la rivelazione Goldaniga.

PISA. Edoardo Goldaniga è stato uno degli eroi del Pisa al “Curi”, dove i ragazzi di Pagliari hanno ottenuto la terza vittoria in campo esterno su quattro gare. La difesa si è confermata, in trasferta in particolare, un punto di forza. E la prova dell’ex difensore del Palermo è stata ancora una volta sopra le righe.

Goldaniga, nato a Milano, compirà vent’anni il primo novembre. Dopo due anni in serie D con il Pizzighettone (63 presenze e un gol all’attivo) è stato notato dagli osservatori del Palermo che non hanno esitato a portarlo in maglia rosanero, con la quale l’anno scorso ha disputato tutto il campionato, fino ad arrivare ai playoff, realizzando anche sei gol.

Per il difensore milanese anche una una panchina in prima squadra nella gara di Coppa Italia con la Cremonese. Un giocatore ambidestro, molto elegante, che sa anche impostare l’azione. In maglia nerazzurra ha totalizzato finora sette presenze su altrettante gare di campionato ed è uno di quei giocatori che Pagliari considera intoccabili.

Anche a Perugia è stato tra i migliori nonostante una piccola contrattura accusata nella settimana precedente. «Sono contento soprattutto della prestazione della squadra - dice -. Ho voluto esserci a tutti i costi perché era una partita importante dopo la sconfitta interna con il Pontedera e non potevo mancare. Il merito è anche del mister che ci dice sempre di stringere i denti». Goldaniga ha dimostrato di essere abile nel gioco aereo: visti i sei gol realizzati con la Primavera del Palermo l’anno scorso, ora vorrebbe rompere il ghiaccio anche con la maglia nerazzurra. «Sarebbe bellissimo segnare con il Pisa. Spero da qui alla fine della stagione di realizzare un gol proprio all’Arena».

A parte i risultati positivi come ti stai trovando? «Mi sto trovando molto bene. Pisa è una bella città e c’è bella gente. Quando giochiamo all’Arena vedo che la gente è molto attaccata alla squadra e ci sostiene. Questo è molto importante per il rendimento di un giocatore».

Durante il mercato Goldaniga sembrava diretto in serie B, in particolare all’Empoli (che doveva dare Gigliotti al Pisa). Poi è cambiato qualcosa. «Quando mi hanno detto che c’era la possibilità di venire a Pisa - racconta - non ho avuto tentennamenti. Per me rappresenta una piazza di prim’ordine e arrivare a Pisa non equivale a scendere di categoria, ma vuol dire giocare in una piazza che ha storia e blasone e che è importante nel curriculum di ogni giocatore. Ci sono stati anche momenti non proprio incoraggianti nella mia breve carriera, però grazie all’aiuto dei miei genitori sono riuscito a riprendermi. Se adesso sono qua e sto rendendo è anche merito loro».

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