23.12.13

La Paganese sfiora l'impresa: la Salernitana si salva al 90'.

Un’invenzione di Mancini a un minuto dal termine salva la Salernitana dalla terza sconfitta consecutiva. All’Arechi la Paganese si ferma a un passo dall’impresa. All’Arechi il derby finisce in parità 1-1. E sono fischi per la squadra di Perrone, contestata dal pubblico granata e solo applausi per la squadra di Maurizi che da ultima in classifica ha giocato una gara davvero convincente. La Paganese avrebbe meritato la vittoria, ma la classe di Mancini ha infranto il sogno azzurrostellato.

La squadra di Perrone gioca a ritmo lentissimo, messa male in campo con cinque difensori e nessuno che si muove. L’unico che prova a fare qualcosa è Mancini. Non è un caso che sia lui al 2’ e al 3’ a chiamare Volturo a due grandi parate in angolo. Mounard non di vede praticamente mai, Ginestra e Guazzo sono fermi. Il principe al rientro dopo l’infortunio avrebbe l’occasione di sbloccare la partita. Al 18’ Mounard scambia con Perpetuini e viene steso da Meola in area di rigore. Penalty netto ma Guazzo si fa respingere il tiro da Volturo. La Paganese dal canto suo gioca un’onesta partita. Maurizi mete bene la squadra in campo, organizzata e corta. Il pressing mette in difficoltà Perpetuini che raramente riesce a prendere in mano la squadra. Gli azzurrostellati non si rendono mai pericolosi anche se la difesa granata regala sempre l’impressione di ballare troppo. In un primo tempo giocato a ritmi lenti, a svegliare il pubblico dal torpore è proprio la squadra ospite. Deli semina Molinari, serve De Sena che colpisce Iannarilli. Sulla ribattuta Beretta mette dentro, gelando l’Arechi.

A inizio ripresa Perrone cambia subito. Dentro Ricci e Gustavo per Rizzi per cercare di dare subito una svolta alla partita. Come nel primo tempo i granata cercano di partire forte. Sessanta secondi e su cross di Mancini Ginestra colpisce la parte alta della traversa. Dopo due minuti cross di Piva, torre di Gustavo e Volturo si esalta sulla girata di Guazzo. Ma come nel primo tempo con il passare dei minuti la squadra granata si spegne, non riuscendo a creare un minimo di gioco. Al 59’ su sponda di Guazzo Ginestra spreca clamorosamente dall’altezza del dischetto del rigore. Ma sono azioni episodiche, non c’è una trama, un’idea.

Non sembra esserci nemmeno quella grinta necessaria. C’è anzi troppo nervosismo. La Paganese tiene bene il campo, controllando senza difficoltà le intenzioni dei granata. Nel finale ci prova Capua, subentrato a Chirieletti, due volte, di testa, bravo Volturo, e poi dal limite, con palla alta. Poi arriva l’invenzione di Mancini, che in area salta due aversari e con un tocco delizioso batte Volturo. Arriva per i granata un punto che non cambia di certo la situazione né risolve la crisi di una Salernitana sempre più deludente e irriconoscibile.

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