Antivigilia in campo alle 12.30 per la Salernitana, che disputa il primo derby casalingo della stagione, dopo la farsa con la Nocerina. Novità tattiche per Mister Perrone: senza Luciani e Montervino, granata schierati col 3-5-2, con Piva centrale, Chirieletti e Rizzi esterni di centrocampo e Mounard vicinissimo alle punte Ginestra e Guazzo. Paganese quasi a specchio, in campo col 5-3-2. Partenza sprint con Mancini sugli scudi. Due belle conclusioni del centrocampista sono deviate in corner dall’estremo Volturo tra il 2’ ed il 3’. Risposta azzurrostellata dopo 3 minuti con un tentativo da corner di Panariello.Mancini a centrocampo dà fosforo alla manovra granata. La Salernitana fraseggia e gioca bene. Al minuto 18 l’occasionissima. Mounard penetra in area e viene messo giù: rigore ineccepibile che peròGuazzo si fa respingere dal portiere. Il penalty fallito demoralizza i Granata che perde di propositività.
I primi 25 minuti si disputano in un clima surreale; la Curva Sud Siberiano rimane muta per protestare contro la Tessera del tifoso. Ma la Salernitana piano piano si addormenta. Perrone modifica l’assetto tattico in un 4-4-2 con Muonard e Rizzi esterni di centrocampo. Ma la squadra, senza mordente e poco grintosa, non offende, anzi subisce le rare sortite offensive degli avversari. E al minuto 42 arriva la doccia gelata. La Paganese affonda sulla sinistra, il primo tiro di De Sena viene respinto da Iannarilli, che nulla può sul tap in Beretta. Una deludente Salernitana incredibilmente in svantaggio, esce trai fischi del pubblico; tanti applausi, invece, per la passerella sul terreno dell’Arechi del settore giovanile. Nella seconda frazione Perrone cambia ancora: sempre 4-4-2 con Gustavo e Ricci esterni al posto di Mounard e Rizzi. La partenza è buona; Ginestra accarezza la traversa di testa e un minuto dopo Volturo respinge egregiamente una bella conclusione di prima di Guazzo. Ma, come spesso accade, la Salernitana si piega su se stessa. Poca qualità negli ultimi sedici metri, basta una accelerazione per mandare in ambasca il reparto arretrato, ma soprattutto mancano le idee. Un’ottima occasione capita al 14’ sul piede di Ginestra che da ottima posizione spara alto. Uno spettacolo indecoroso per i 7243 dell’Arechi che assistono alla pochezza della Salernitana, completamente incapace di reagire e mostrare il carattere. Non accade nulla fino al 33’, quando si fa male Chirieletti che viene sostituito da Capua. Proprio il nuovo entrato è bravo di testa, sugli sviluppi di un corner, ma la deviazione di Volturo è prodigiosa. Sul seguente angolo né Ginestra né Gustavo riescono nella deviazione decisiva. Il lampo al minuto 44. Fa tutto Mancini, indubbiamente il migliore dei Granata: entra in area caparbiamente, sfondando sulla sinistra ed accentrandosi conclude sul secondo palo, siglando un gran gol.
Dopo tre minuti di recupero termina il match. Un pareggio riacciuffato in extremis che non serve a placare la contestazione dell’Arechi, che sommerge di fischi i calciatori in campo. Pessima prestazione della squadra e tanti dubbi sulle scelte tattiche di Perrone. La squadra è apparsa, per l’ennesima volta, senza carattere e senza grinta. Così non si va da nessuna parte.