Ventinove anni fa nascevano gli "Street Urchins", i monelli di strada. Ventinove anni a sostegno, al servizio e al seguito della Paganese,
di quella Stella che ha guidato il loro operato per un lungo periodo,
che fa degli "Street Urchins" il gruppo organizzato più longevo fra
quelli azzurrostellati.
Amici di ieri e oggi si sono ritrovati questa sera per festeggiare un
traguardo importante, anche se preparatorio di quello che sarà l'anno
prossimo, quando saranno celebrati i 30 anni di ultras. Si festeggia
nonostante la sconfitta nel derby di sabato, una sconfitta legata non
solo al risultato, come sottolineato dal responsabile degli "Street
Urchins", Massimiliano Tramontano, intervenuto questo pomeriggio a Radio Base, all'interno di 3-5-in2 (trasmissione sportiva in onda ogni lunedì dalle 15 alle 17).
"Purtroppo
la sconfitta non è stata solo sul campo, ma soprattutto in relazione a
quelle che sono state le decisioni prese in materia di ordine pubblico.
Chiudere le porte in occasione del derby non ha penalizzato solo la
tifoseria paganese, ma l'intera comunità. E' stata l'intera città di
Pagani ad essere penalizzata, ad essere stata oltraggiata, e fra le
istituzioni e i politici nessuno ha fatto sentire la propria voce. Solo
noi tifosi abbiamo preso le difese della nostra città, descritta come
incivile, camorrista ed abitata da violenti. Non è affatto così, anche
chi di competenza sa che non è così. Purtroppo questa è solo l'ultima
decisione presa a lesione degli ultras. Ci fanno andare allo stadio
senza striscioni, neppure quelli di rappresentanza, non abbiamo
sottoscritto la tessera del tifoso, di fatto vietandoci le trasferte,
visto che senza non si può assistere alle gare esterne".
A pesare sulla decisione di esiliare il derby Paganese-Nocerina a Pontedera, senza tifosi, i fatti del 5 agosto dello scorso anno, in occasione della partita di Coppa Italia.
"Anche quella partita fu disputata a porte chiuse - sottolinea Tramontano - e
i tafferugli si registrarono a Santa Chiara fra un gruppetto di tifosi
della Paganese e le forze dell'ordine. Quindi non ci furono scontri fra
tifoserie e soprattutto avvennero lontano dallo stadio. Devono spiegarci
quali sono i precedenti di questa partita, dato che non si gioca
regolarmente da oltre venti anni. Ironicamente dico ci avete rotto il
derby e consiglio, sempre in maniera sarcastica, di fare un'altra legge:
non si può giocare Paganese-Nocerina con i tifosi sugli spalti.
Giocando la partita senza spettatori è venuto meno lo spettacolo di
tifo, colori e passione per una partita che è l'essenza del calcio. E'
passata in secondo piano, in molti non l'hanno neppure vista".
I
protocolli firmati fra le società, la Lega e le istituzioni, oltre alle
varie iniziative, non hanno mai visto coinvolti in prima persona i
tifosi. Dispiaciuto per questo, Massimiliano Tramontano commenta così.
"Non
siamo mai stati contattati da nessuno perchè siamo l'ultima ruota del
carro, in un calcio dominato da altri interessi. Alla fine si sono
rivelati inutili. Quale sarebbe stata la nostra risposta? Negli anni
abbiamo dimostrato grande maturità e se ci avessero chiamato in causa
sicuramente non ci saremmo tirati indietro e avremmo confermato quanto
di buono e maturo stiamo facendo vedere negli ultimi anni. Se ci
avessero coinvolti, secondo me ci sarebbero stati i presupposti per
giocare il derby a Pagani, a porte aperte: è quello che vogliamo tutti,
sarebbe stato solamente spettacolo. Ma sono convinto che in futuro
neppure saremo mai coinvolti, siamo solo oggetto di repressione.
Un'apertura da parte degli ultras? Sarebbe possibile un'apertura, sarei
disposto ad organizzare incontri con altre tifoserie, lo farei per la
città di Pagani. Ma difficilmente cambierebbe qualcosa, perchè chiudere
le porte per il derby è una scelta che fa comodo a molti".
Danilo Sorrentino - www.paganese.net