Nella classica conferenza stampa
della vigilia, l’allenatore in seconda Enrico Limone aveva assicurato
che la Paganese avrebbe venduto cara la pelle contro il Viareggio. Al
"Torre", però, così non è stato.
La squadra si è dimostrata spenta e
poco cattiva agonisticamente, ed il risultato lo dimostra. Già, il
risultato. Un netto 3-0 casalingo subito contro una squadra ben
costruita ma mai tanto efficace finora.
Il mercato, invece di rafforzare la
Paganese, forse l’ha ulteriormente indebolita. Alle tante partenze non
sono corrisposti arrivi degni di nota. Sono arrivati altri calciatori
giovani in una squadra che necessitava solo di esperienza. Come lo
spagnolo Palomeque e il regista Palma, che hanno dimostrato di essere
elementi validi, ma di certo non i salvatori della patria.
Perdere è diventata ormai un’amara
abitudine. Perdere così nettamente, però, fa sempre malissimo e colpisce
l’orgoglio di una tifoseria sempre più – forse giustamente – lontana
dalla squadra della propria città.
Fino a poco tempo fa si diceva che il
calcio fosse l’unica cosa buona rimasta a Pagani. I risultati di questa
stagione stanno smentendo anche questo.
Eduardo De Filippo diceva "adda passà
‘a nuttata". Per la Paganese è meglio che questo campionato passi in
fretta. Sperando che il prossimo sia meno umiliante.
Gianluca Pepe per paganinotizie.it