10.2.14

Belotti schiuma rabbia: «La capolista dovrebbe avere altro stile».

Un gol al 94’ cancella una partita energica per la Paganese. Primo gol amaro, insomma, quello di Lanteri. «Troppo spesso finisce così, iniziando bene e poi sprecando tutto. Avremmo dovuto chiudere i giochi al primo tempo, ma è andata diversamente, come durante il girone d’andata. Il gol non è contato nulla dopo la fine del primo tempo.

Purtroppo è mancata l’esperienza, siamo una squadra molto giovane, ma nonostante ciò la Paganese è viva, e nelle ultime partite, Viareggio a parte, lo sta dimostrando. Abbiamo messo cuore e  grinta, meritavamo di più», dice l’attaccante francese. Che flemmatico conclude: «La prossima gara è contro il Lecce. Ogni partita è difficile, ma se metteremo in campo una prestazione come al cospetto del Frosinone e curandone gli errori, potremmo diventare un’avversaria difficile».

Il tecnico azzurrostellato Belotti, invece, è adirato e di cattivo umore, lamenta non solo il risultato ottenuto, ma anche la condotta della squadra avversaria: «Pareva che noi fossimo i secondi in classifica e loro gli ultimi.
Avremmo dovuto chiudere la partita dopo il rigore ma abbiamo divorato diverse occasioni e gli errori si pagano, poi è venuta meno la fortuna, ingrediente indispensabile in circostanze come queste. Abbiamo beccato un gol allo scadere e i motivi si possono ritrovare nella giovanissima età della Paganese in contrasto con il Frosinone. 
 
L’esperienza è fondamentale per dare filo da torcere alle nostre avversarie, ma perdere così non fa dormire di notte. Non mi è piaciuto l’atteggiamento del Frosinone - l’attacco del mister dei liguorini - che ha festeggiato in presenza di una squadra ultima in classifica che sta cercando di guadagnare terreno in classifica. Ora pensiamo al futuro e a ribadire la prestazione messa in campo contro i laziali, con la menta rivolta verso la prossima gara con il Lecce.  Faccio i complimenti ai miei ragazzi che hanno giocato con cuore e agonismo, ma resta il rammarico perché avremmo dovuto essere cinici ed evitare di ribaltare la partita a nostro sfavore».
 
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