Lecce- I giallorossi non steccano l'appuntamento con l'ultima in classifica, s'impongono con un secco 2-0 sulla "cenerentola" Paganese e continuano la rincorsa alla vetta, in una giornata caratterizzata dal passaggio di consegne in vetta, infatti, la sconfitta del Perugia consegna il timone del campionato al Frosinone di Roberto Stellone, bravo ad imporsi per 2-1 contro l'Esperia Viareggio, e distanziato sempre 8 lunghezze dalla squadra di Franco Lerda, che a sua volta si attesta a 5 punti dalla seconda classificata Perugia.
Lecce sempre padrone- La partita inizia come previsto, con la Paganese attenta soprattutto a contenere le folate giallorosse grazie al suo 3-5-2 che in fase di non possesso diventa un ultradifensivo 5-3-2 che cerca di cogliere i suoi benefici in fase di ripartenza. Proprio da un contropiede azzurrostellato nasce la prima svolta del match: il centrocampo campano riesce a far filtrare un pallone per Lanterì che elude la marcatura di Vinetot e costringe l'ex Crotone al fallo da ultimo uomo a pochi metri dalla lunetta dell'area. ll direttore di gara Mainardi decreta il rosso, giusto, e mette la partita in salita per il Lecce, complicata ulteriormente dalla prematura ammonizione di De Rose sull'azione del conseguente calcio di punizione dal limite per i campani battuto da Palomeque. Franco Lerda, incassata l'espulsione di Kevin Vinetot, ridisegna la sua difesa con l'ingresso in campo di Martinez per D'Ambrosio. Nonostante l'inferiorità numerica sono del Lecce i primi squilli in fase offensiva, ma le occasioni di Beretta al 14' con un'azione personale e Barraco al 16' dopo un errore in fase di disimpegno di Volturo non vanno al di là dall'impatto con i cartelloni pubblicitari. Il 4-2-3 d'emergenza del tecnico di Fossano copre abbastanza bene il campo ed il possesso palla continua ad essere giallorosso, anche a causa dell'insistenza dell'atteggiamento difensivo da parte dei ragazzi di Belotti, autori di una serie di errori in fase di disimpegnano che portano un altra occasione per il Lecce, capitata a Fabrizio Miccoli, il cui tiro è pero fiacco ed è respinto da Monopoli. L'atteggiamento rinunciatario ed ostruzionistico della compagine azzurrostellata, giunta in Salento senza l'intenzione di "fare" la partita, innervosisce la partita ed il capitano del Lecce Fabrizio Miccoli, sottoposto sempre ad una serie di tranelli nervosi da Perrotta e compagni. La Paganese, ultima in classifica a quota 13 punti, si colpisce con la sua stessa arma ultradifensiva e raggiunge la parità numerica al 30' con Palomeque che atterra Lopez e colleziona il secondo giallo del match, che gli vale l'espulsione. Il Lecce, già più in palla dei campani in inferiorità numerica, si ripresenta nell'area di Volturo al 40' con Beretta che arpiona un pallone e mette al centro dove però Miccoli è anticipato in qualche modo dal duo formato dall'estremo difensore campano e da Panariello. Il meritato vantaggio del Lecce arriva al 41': punizione dalla trequarti di Miccoli nella parte destra dell'area per Papini, sponda dell'ex Carpi e deviazione vincente di Walter Lopez, al secondo gol in campionato dopo il rigore contro il Gubbio. Al 46' l'ex West Ham ha anche l'occasione per il raddoppio, ma l'impatto con la palla e sporco e la traiettoria lenta aiuta la facile parata di Volturo, oggi in campo al posto del veterano Marruocco.
Ripresa tranquilla- Franco Lerda comincia la ripresa abbottonando leggermente il suo schieramento con Sales per Barraco, mossa che permette il ritorno in fase offensiva di Abdou Doumbia, impiegato quasi da terzino nella prima parte del match caratterizzata dal rosso a Vinetot. Il leitmotiv del match rimane tinto di giallorosso, con Lopez al 6' che cerca l'imbucata al centro, poi deviata in corner da Monopoli. Al 9' il "Via del Mare" trattiene il respiro per Fabrizio Miccoli, toccato duro da Deli, ma il capitano è prontamente ristabilito dopo l'ordinario controllo effettuato dall'equipe medica comandata dal dott. Rizzo. La Paganese, con il centrocampo diretto dal neoentrato Velardi, cerca di costruire delle azioni manovrate che però non portano pericoli alla porta di Perucchini, sollecitato soltanto da due tiri senza pretese di Velardi al 60' e di Panariello al 62'. I giallorossi cercano di far valere il proprio maggior tasso tecnico ma non vanno al di là dello squillo di Miccoli su punizione che cerca il jolly da lontano, ma trova la parata di Volturo che copre bene l'angolo. Gli azzurrostellati fanno leva sulle abilità tecniche della propria stella Laurent Lanterì, autore di una bella azione solitaria al 70' sulla quale Grillo poi spreca tutto tirando alle stelle. Al 73' Lerda toglie dalla mischia capitan Miccoli per far posto alla sapienza tattica di Adriano Ferreira Pinto. L'ingresso in campo dell'ex Atalanta permette lo spostamento in avanti di Beretta nel ruolo di terminale offensivo. Il pacchetto arretrato giallorosso contiene bene una punizione dal limite di De Sena, ma dall'altra parte latitano le occasioni offensive con Beretta spesso solo e Ferreira Pinto che si macchia di due evitabili errori di passaggio. "Jack" Beretta, spesso guardingo, mette in ghiaccio il match all'86': lancio lungo, scatto dell'ex Pavia e fallo da rigore di Perrotta che atterra la punta scuola Milan; Ferreira Pinto trasforma dagli undici metri e il "Via del Mare" può cantare di gioia, dopo la serie di cori non proprio amichevoli riservati al procuratore Palazzi, a Masiello ed all'ex patron Semeraro. Lo stesso esterno brasiliano, sessanta secondi dopo, mette in moto Beretta che da solo cerca di costruirsi l'ennesimo "eurogol", ma la sua rovesciata finisce di poco alta sopra la traversa tra gli scroscianti applausi dei presenti allo stadio. Il Lecce gestisce bene le fasi finali del match ed incamera i meritati tre punti che mantengono invariato il distacco dalla capolista Frosinone, in solitaria grazie alla vittoria contro l'Esperia Viareggio accompagnata dallo stop del Perugia al "Romeo Anconetani" di Pisa.
Fonte: paisemiu.com