PAGANI – Prevale l’amarezza per non essere riusciti a bloccare, dopo il Benevento, un’altra big del campionato, ma anche dall’Arechi, la Paganese di Sottil torna a casa con la convinzione sempre più forte di aver imboccato la strada giusta per conquistare il prima possibile e senza i patemi temuti in quel disgraziato avvio di stagione, la salvezza. La squadra ha qualità e continua a dimostrarlo, nonostante il primo stop della gestione Sottil: «Giocavamo contro la capolista – ha affermato il tecnico – non siamo diventati all’improvviso il Real o il Barcellona, a questa sconfitta va data la giusta dimensione. Non dimentichiamoci da dove veniamo e qual è il nostro obiettivo. Accettiamo la sconfitta e da domani proveremo a capire dove abbiamo sbagliato per riuscire a migliorarci, perdere a Salerno ci può stare anche se abbiamo perso su un errore difensivo. Ho visto una Salernitana determinata e fa piacere averla messa in difficoltà». Un’analisi lucida quella di Sottil. La sua squadra ha assunto un atteggiamento forse troppo attendista nella prima fase, dove però, è riuscita ad imbrigliare l’avversario concedendogli pochissimo. Poi il doppio, fatale, peccato di non aver concretizzato due ghiotte occasioni con Herrera e Caccavallo e di aver letteralmente regalato il gol vittoria alla Salernitana poco prima di andare al riposo. La partita si è decisa praticamente lì, in quello scorcio finale di primo tempo che avrebbe potuto consegnare il vantaggio agli azzurrostellati e che invece si è concluso con i granata omaggiati di un grazioso, quanto inatteso cadeau.
Ovviamente, non è il caso di gettare la croce addosso al povero Schiavino, autore di un errore grave, ma anche di due gare (compresa quella col Benevento quando è subentrato all’infortunato Vinci) tutto sommato convincenti, nelle quali si è disimpegnato egregiamente contro attaccanti tra i più forti del girone. La Paganese, nella seconda parte, nonostante lo schieramento a trazione anteriore voluto da Sottil con l’inserimento del secondo centravanti, Bernardo, accanto a Girardi e l’accentramento di Caccavallo, partito a destra nel tridente iniziale, alle spalle dei due, ha faticato a creare pericoli a Gori rimasto praticamente inoperoso. La Salernitana ha saputo contenere le iniziative ospiti e portare a casa i tre punti: «Sono contento per la nostra prestazione – ha poi rincarato il diesse D’Eboli – contro una grande Salernitana. Mi resta il rammarico soltanto per quella palla di Schiavino che avrebbe potuto regalare il pari». Ed il giusto riscatto, aggiungiamo noi, al giocatore dopo l’errore del primo tempo. Così non è stato, ed ora la Paganese, archiviato il doppio confronto con le due big, può rituffarsi nella sua reale dimensione. Al Torre arriva la Vigor Lamezia, un ottimo test contro una compagine di metà classifica, dal quale trarre ulteriori indicazioni sulla consistenza della squadra e sul suo ruolo all’interno di questo campionato.
Da www.campaniagoal.it