9.2.15

Da Messina la conferma più attesa: Sottil sa gestire la rivoluzione.

PAGANI – Serviva una prova di carattere, prima che una prestazione brillante dal punto di vista tecnico-tattico, un atteggiamento determinato e vigoroso, anche nell’ipotesi (poi verificatasi) in cui la partita potesse avere un andamento non favorevole. Era troppo importante, in chiave salvezza, non uscire a mani vuote dal San Filippo per non mettere in campo tutto ciò che si aveva, sotto ogni punto di vista. La Paganese ha saputo soffrire e rialzarsi, reagire allo svantaggio e mostrare a chiunque avesse cominciato a dubitare della reale consistenza della squadra al termine della rivoluzione operata dalla società nel mercato di gennaio, di poter arrivare al traguardo pur privata di tanti protagonisti della splendida rimonta del girone di andata. La partita di ieri, non è un reato riconoscerlo, non è stata bella, soprattutto nel primo tempo, come ammesso a fine partita anche dallo stesso Sottil. I liguorini sono apparsi fin troppo bloccati e timorosi al cospetto di un avversario tutt’altro che trascendentale. C’è voluto lo schiaffo, il gol dell’immortale Corona a fine primo tempo e, probabilmente, anche la strigliata del tecnico all’intervallo, per far tornare in campo una squadra più convinta della propria forza e capace di mettere alle corde i peloritani fino a trovare il meritato pareggio. «Ho detto ai miei ragazzi che non li riconoscevo – ha raccontato l’allenatore in riferimento a quanto avvenuto negli spogliatoi al termine del primo tempo – e questo è servito a scuoterli. Nel secondo tempo le cose sono cambiate. Il pari è giusto, il nostro campionato comincia ora». Particolarmente significativa quest’ultima frase, Sottil ha dovuto affrontare il mese di gennaio, risultati alla mano catastrofico per gli azzurrostellati, facendo i conti con un continuo viavai di giocatori, tra partenze e arrivi che hanno profondamente modificato la fisionomia della squadra. Lavorare in queste condizioni non poteva non incidere sull’andamento della squadra in campionato, ma superare un delicato scontro diretto come quello di Messina, soprattutto dopo aver incassato il vantaggio avversario, dà l’idea di una compattezza rimasta immutata all’interno di un gruppo che, nonostante gli stravolgimenti, segue il suo condottiero attingendo a piene mani sia dal suo sapere, sia dal suo carattere. Ora, a mercato finalmente chiuso, ci sarà la possibilità di modellare un assetto tattico ed un impianto di gioco adeguato alle caratteristiche dei giocatori attualmente in rosa con l’essenziale conforto di una classifica che regala un incoraggiante +4 sulla zona play out. Un vantaggio non da poco in prospettiva rush finale…

da campaniagoal.it