Questi i freddi numeri, come il clima di questi giorni, i più delicati da quando Sottil ad inizio ottobre è giunto alla guida della Paganese. Al “Pinto” contro unaCasertana ampiamente rimaneggiata, priva di otto elementi quasi tutti titolari, Girardi e compagni non hanno prodotto quasi niente sprecando anzi, come spesso sta capitando da alcune gare, sullo zero a zero una grande occasione con Malaccari a tu per tu con Fumagalli.
Era la classica partita da pareggio con i padroni di casa che, più di uno sterile possesso palla ed una conclusione dalla distanza, avevano fatto poco. Il gol glielo regala Marruocco, spesso decisivo in altre occasioni, ma la sua uscita a vuoto ha fornito su un piatto d’argento, anzi d’oro, la palla del vantaggio a Rajcic. Aldilà dell’infortunio del numero uno azzurro è venuta meno la prestazione della Paganese che non ha osato contro una Casertana “normale” non riuscendo a imbastire una minima reazione se non nel finale ma troppo confusionaria e senza palle gol limpide.
La linea di galleggiamento in classifica comincia a scendere sotto il livello di guardia e non aver vinto gare alla portata con Reggina e Lupa Roma pesa tantissimo, nell’economia futura. Si poteva e si doveva fare di più a Caserta, bene Baccolo, troppo defilato Aurelio, innocui Girardi e Bernardo. Le vittorie di Reggina, Savoia e Lupa Roma ed il pari del Lamezia a Salerno sono lo specchio di come lì sotto non si molla l’osso e come nel girone di ritorno è tutt’altra musica.
Febbraio sarà un mese da brividi per la Paganese con tre gare su quattro fuori, quella di Caserta poi si va a Messina, arriva a Pagani ilLecce e si va a Castellammare. Si rischia di dilapidare il bottino, se non s’è fatto già, accumulato prima della sosta. A Messina sarebbe fondamentale una vittoria, con un'altra squadra alla portata, che varrebbe doppio essendo i siciliani sull’ultimo gradino da evitare per i play-out. A Messina sarà importante non perdere!
Peppe Nocera per www.paganesemania.it