1.5.15

Il rammarico di Bolzan: "Sono ingiudicabile. Il Messina? Troppo poresuntuoso".

I più grandi solitamente non sbagliano mai, è la loro esperienza a parlare e accade così anche nel calcio. La settimana scorsa l’aveva detto Perna: “Abbiamo rallentato anche perché le nostre inseguitrici non ci hanno mai messo pressione”. Concetto ripreso e ribadito da Riccardo Bolzan, uno che è arrivato insieme a Perna a gennaio alla Paganese ma ha giocato davvero poco, complice una serie di infortuni che ne hanno minato la parentesi azzurrostellata. Ma, da fuori, il terzino veneto si è fatto un’idea più che chiara: “Oltre alle tante occasioni perse, è mancata fortunatamente la preoccupazione di avere delle concorrenti competitive per la salvezza, nel senso che noi siamo andati piano, ma dietro hanno fatto peggio. Questo ha allentato la nostra pressione nei momenti decisivi. C’è anche da dire, però, che le nostre gare sono state condizionate da episodi, molte volte abbiamo perso punti proprio alla fine. Ora abbiamo la possibilità di chiudere la pratica salvezza nella prossima gara, in una partita che è alla nostra portata”. E’ mancato l’apporto di Riccardo Bolzan, si diceva, che spera di rifarsi nelle ultime due sfide da qui al termine del campionato. “La mia priorità è arrivare alla salvezza, un obiettivo importante per la Paganese. Chiaramente mi auguro di giocare, pensavo di essere titolare a Catanzaro, ma sono sempre a disposizione del mister. Si può essere decisivi all'interno di una squadra anche giocando uno spezzone di partita. La mia parentesi alla Paganese è ingiudicabile per gli imprevisti che mi sono capitati, infortuni che hanno condizionato questa stagione. E' stata un'annata particolare, ma da queste traggo sempre insegnamenti utili per il prosieguo della mia carriera". Annata differente rispetto a quella vissuta l'anno scorso a Messina, culminata con la vittoria del campionato e l'accesso nella Lega Pro unica, patrimonio che i peloritani - unici a poter contendere la salvezza diretta alla Paganese - rischiano di dilapidare. "Forse affrontare questo campionato con presunzione, pensando di essere competitivi solo per blasone di società e piazza, è stato controproducente", spiega Bolzan riguardo alla crisi del Messina. "Quella maglia è pesante, l'ho provato sulla mia pelle, si avvertono grandi sensazioni e responsabilità nel rappresentare una città importante calcisticamente. Quando cadi in determinate difficoltà è più difficile venirne fuori".

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