Nel nome di Raffaele Iacuzio, il presidente della rinascita del calcio locale scomparso pochi giorni fa e alla cui memoria è stato dedicato un minuto di raccoglimento, la Paganese, dopo aver vinto quindici giorni con il Foggia, ha sconfitto anche la forte Fidelis Andria.
Due a uno il punteggio, ma bisogna dire che la vittoria è stata limpida e meritata al di là di quello che il punteggio striminzito potrebbe far pensare.
Il calcio, si sa, non concede sconti alle squadre che credono di avere grossi potenziali ma che poi, alla prova dei fatti, devono fare i conti con la realtà del gioco stesso. La Fidelis Andria pensava di fare un solo boccone della Paganese, forte di un’inquadratura di tutto rispetto che in due gare aveva conquistato due vittorie.
Ma alla fine, dopo un inizio spavaldo e guascone, la squadra pugliese si è trovata a fare i conti con un’avversaria spietata e ordinata che l’ha castigata oltre il punteggio. Non ingannino i due calci di rigore realizzati: la squadra di Grassadonia ha saputo tenere bene il campo e ha legittimato la vittoria con una gara intelligente e tatticamente perfetta.
Erano anni che non si vedeva una Paganese così.
Sicuramente non è il caso di illudersi troppo e di fare voli pindarici con la fantasia; ma una squadra come quella vista oggi al “Marcello Torre” ha tutte le potenzialità per fare un campionato tranquillo.
Nino Ruggiero - paganesegraffiti.wordpress.com