12.11.15

Destini incrociati: la storia del paganese Rino Iuliano.

Strano il destino per il portiere dell'Ischia, Rino Iuliano. Per chi non lo sapesse ancora, è un paganese che vive a Pagani e che nella sua carriera non ha mai indossato la maglia della squadra della sua città, di cui è tifoso. Strano il destino, ed allora glielo abbiamo fatto incrociare noi di Paganesemania. Nato calcisticamente nella Salernitana, ha militato nella Battipagliese, nel Potenza, dove ha vinto un campionato di C2, ha giocato in C1 ed in B nella Salernitana, poi ancora Campobasso, Messina, dove ha rivinto un altro campionato di Seconda Divisione proprio con Grassadonia, ed ora ad Ischia.

Rino, una nuova avventura per te ad Ischia, raccontaci.

"Siamo partiti bene, la squadra è composta da calciatori di categoria e ci sono giovani con grande entusiasmo che hanno voglia di mettersi in mostra e questo è il nostro segreto. L'obiettivo è la salvezza ma, come ci dice il mister Bitetto, guardiamo una gara alla volta senza porci limiti".


A proposito di Bitetto, un allenatore che sa il fatto suo.

"Sicuramente. E' un tecnico che prepara con grande attenzione la partita ed è interessato sempre prima alla prestazione e poi al risultato, infondendoci grande positività e questo è importante per noi".

Sabato di nuovo di fronte alla "tua" Paganese.

"Sì ed è sempre una grande emozione che svanisce quando entro in campo, com'è giusto che sia. Sono in famiglia. Ritrovo il preparatore dei portieri di Campobasso, mister Limone, poi c'è Luca Fusco che è stato il mio capitano alla Salernitana e poi mister Grassadonia che mi ha guidato a Salerno e Messina e di cui ho sempre un gran ricordo e per me è tra i più bravi tecnici che ci sono in giro".
E dunque, vista la compagnia che si era formata a Pagani, perchè non sei il portiere della Paganese?

"Perchè già c'è un bravo portiere, Marruocco, già l'avevano in casa, anche se da questo punto di vista sono io il portiere di casa essendo di Pagani (e giù una risata, ndr). Però non dispero e prima di chiudere la carriera, il mio sogno resta sempre quello di indossare la maglia della Paganese, per me sarebbe un sogno che si avvera".
Che Paganese troverete?

"Gli azzurri sono una squadra del nostro stesso livello. Hanno avuto un'ottima partenza, hanno perso dei punti per strada, sono stati sfortunati. Una squadra con un'identità precisa, che gioca un bel calcio e domenica sono stati anche penalizzati. Ora però sono in emergenza con qulache infortunio di troppo ma il livello dei sostituti non li farà rimpiangere. Anche noi abbiamo Fall infortunato".

Come valuti il livello di questo campionato?

"Alto. Più alto rispetto alla passata stagione anche perchè le rose hanno meno giovani in squadra e poi anche le squadre di medio-basso livello hanno rose competitive con calciatori di categorie. Ci sono poi piazze incredibili, è quasi veramente una B2. Pensa a domenica: c'è un Messina-Catania che muoverà 20mila spettatori. Speriamo che questa Lega Pro, su cui in passato si è speculato molto, possa migliorare sempre ed elevare il livello".

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