Portiamolo da qualche mago, esorcizziamo il piede, facciamo qualcosa, faccia una promessa, un voto, basti che si sblocchi e segni.
Non vinciamo in casa da tre turni, due pareggi ed una sconfitta, subiamo poco, un gol nelle ultime tre gare, ma segniamo meno una rete fatta ed una subita, nelle ultime tre uscite. Nove quelle fatte,otto quelle subite, questi i numeri che dicono che siamo poco avvezzi sotto rete ma teniamo la linea difensiva alta dinanzi a Marruocco.
Le notizie del giorno sono due o forse tre. Sicuramente l’inserimento dal primo minuto di Gurmache si muove bene ma anche lui non fornisce argomenti validi dinanzi al portiere avversario, gli altri,Caccavallo ci prova solo su punizione, mentre Cunzi si deve benedire.
Sorpresa alla lettura delle formazioni. Oltre a Gurma dall’inizio, la conferma di Schiavino, conGrassadonia che ama sorprenderci in continuazione.
La partita è stata vibrante, giocata su alti ritmi, l’unico assente è stato Deli. Il talentuoso esterno ha avuto un involuzione, avulso dal gioco, mai pericoloso, senza uno spunto, un guizzo in un centrocampo dove già Carcione non è al meglio e la lampadina non sempre s’accende.
Segniamo poco questo è il problema e poi i nostri generosi esterni Cunzi e Caccavallo di più non possono fare, ovvero cantare e portare la croce.
Ci manca lo stoccatore, quello che trasforma il ferro in oro, quello cinico e spietato sotto rete quello che se sbaglia la prima volta non la fallisce la seconda.
Anche la gara con il Cosenza l’archiviamo con tanti rimpianti, sperando che le streghe siano più benevoli anche se la tradizione in terra sannita è sfavorevole. E’ il caso di dire: occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio!
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