Tanto brutta che non può essere vera. Primo tempo assurdo, a senso unico. La Paganese che non ti aspetti. Squadra senza capo né coda, inguardabile: senza idee, senza spina dorsale, senza orgoglio, come raffazzonata alla belle e meglio in ogni zona del campo.
Si fosse trattato della prima partita di campionato, avremmo tratto conclusioni amare sul futuro della Paganese magnificando il valore del Matera. Ma poi, per assurdo, calendario alla mano – e siamo alla 14^ giornata – scopriamo che il Matera aveva vinto in casa solo alla prima giornata. Ho detto tutto, avrebbe sentenziato Peppino De Filippo rivolto a Totò.
Gioca solo il Matera: sono primi su ogni palla, vincono rimpalli, contrasti, sembrano marziani. Ci mette una pezza Marruocco quando il pallone sembra già in porta ma è solo questione di tempo: i lucani vanno a segno due volte ma potrebbero segnare ancora tanto è evidente la loro superiorità in tutto.
La Paganese non effettua un solo tiro verso la porta lucana se non un tentativo sbilenco, senza nulla a pretendere di Palomeque intorno al ventesimo minuto di gioco. Poi nient’altro. In campo c’è solo il Matera.
La reazione, se proprio vogliamo chiamarla così, arriva a metà ripresa, con l’ingresso in campo di Deli e di Caccavallo. Quest’ultimo, ancora una volta, è determinante in zona gol e dal suo piede parte il tiro velenoso del 2 a 1. Peccato poi che il calciatore cada nella provocazione del suo controllore, con relativa espulsione diretta. E non va bene perché – sconfitta a parte, senza attenuanti, soprattutto considerando l’arco dei novanta e più minuti di gioco – domenica prossima la Paganese dovrà affrontare il Lecce senza il suo calciatore più carismatico.
Adesso bisognerà rivedere tutti i calcoli e le aspettative della vigilia e non sarà un bel momento.
Appuntamento nella giornata di lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com