La faccia di Grassadonia in sala stampa era eloquente e comprensibile e dopo aver criticato l’opaca prestazione diMatera stavolta ai ragazzi in maglia azzurra non gli si può dire nulla. Di più non si poteva fare. Ha sofferto, ha stretto i denti, poi s’è illuminato sotto i colpi di un Deli che è paragonabile a quei tubi colorati che addobbano in questo periodo i balconi delle nostre case. Una volta s’accende, una volta si spengono, ad intermittenza. Quando ha deciso di fare qualcosa, con due lampi, ha messo prima Guerri dinanzi al portiere avversario e poi ancora Gurma, dopo un’azione personale e sfiorando ancora il raddoppio con un’altra ripartenza. Questo è Deli per il momento e riflette lo stato di una squadra che come disse Grassadonia alla vigilia del match con i pugliesi: “Se ha vinto con ilFoggia perché non può battere il Lecce”.
Ci stava riuscendo, mancavano pochi minuti e non mi sembrava vero che il tempo passava e non arrivavano grandi pericoli dalle parti di Marruocco che aveva effettuato l’unica seria parata sul “tentativo” di autorete di Cunzi. Peccato. Però è davvero incredibile lo spreco in questo girone d’andata.
Un plauso comunque a Guerri che finalmente l’ha messa dentro, realizzando il primo gol della storia della Paganeseal Lecce ed anche il primo punto, dopo quattro sconfitte consecutive. Da Lecce al Catania.
Ma vi rendete conto che orgoglio per la piccola grande Paganese. Si ritorna a distanza di tanti anni nel mitico ex“Cibali” ora “Massimino”. Ci arriveremo con una difesa mutilata da squalifiche ed infortuni: Magri, Dozi,Bocchetti, Esposito, con Palomeque non al meglio oltre a Guerri e Caccavallo anch’essi appiedati dal giudice sportivo. Risultato scontato? Forse sì. Ma mi voglio augurare un regalo di Natale per tutti i tifosi azzurrostellati ed anche per il sottoscritto, in modo che al termine della gara si possa gridare e scrivere: Clamoroso al Cibali! Pardon... al "Massimino".
Peppe Nocera per Paganesemania