Nella foto, tratta da Sportube, il tiro di Della Corte termina sul palo alla destra di Perina.
Di Nino Ruggiero
La Paganese cambia modulo, ma non cambia pelle, atteggiamento e mentalità. La squadra azzurro-stellata non si limita solo a imbrigliare la forte squadra calabrese, ma ribatte colpo su colpo fino all’ultimo minuto di gioco.
La Paganese cambia modulo, ma non cambia pelle, atteggiamento e mentalità. La squadra azzurro-stellata non si limita solo a imbrigliare la forte squadra calabrese, ma ribatte colpo su colpo fino all’ultimo minuto di gioco.
Grassadonia deve fare i conti con l’infortunio che ha colpito Deli in settimana, ma non si perde d’animo anche se sa benissimo che il trequartista rappresenta un punto di forza della squadra per la sua estrosità e per il senso innato della manovra in avanti.
Invece di inserire un atleta dalle stesse caratteristiche, l’allenatore paganese cambia l’iniziale schieramento della squadra. Difesa schierata con tre giocatori centrali: Dozi sul centro-destra, Bocchetti a centro e Sirignano sul centro-sinistra.
A supporto, due esterni restituiti al loro ruolo più naturale; vale a dire Esposito a destra e Della Corte sulla sinistra. La squadra non risente minimamente di questi cambiamenti di ordine squisitamente tattici; anzi sembra più armonica e più a suo agio sia quando si tratta di frenare le folate avversarie sulle fasce, sia quando si tratta di proporsi in avanti.
Le novità positive sono costituite dai giovani che sembrano integrarsi alla perfezione nel modulo tattico preparato da Grassadonia. Della Corte sulla fascia sinistra è propositivo e continuo nel rendimento; Esposito macina chilometri in un controllo estenuante del suo territorio di competenza e non disdegna di affacciarsi in avanti. Palmiero sembra un veterano e fa la sua brava figura nel contesto generale della squadra; per lui è un esame superato a pieni voti, segno che quest’anno si è pescato bene anche fra i giovani.
Il Cosenza si fa vivo sotto rete solo nei primi minuti di gioco; ma basta un Marruocco super per mitigare i bollori di una partenza sparata da parte rossoblu.
Il Cosenza nel secondo tempo fallisce un calcio di rigore concesso con una certa magnanimità. La Paganese invece ha da recriminare su un palo colpito su un tiro velenoso scoccato da Della Corte che finisce poi nelle mani di un sorpresissimo Perina.
Non è tutto: i cosentini potrebbero anche essere puniti severamente per un’uscita dello stesso Perina che travolge Caccavallo al limite dell’area; l’arbitro, ineffabile, sorvola tra l’incredulità generale. Caccavallo, a seguito dello scontro violento, è costretto a uscire prudenzialmente in vista delle prossime impegnative gare.
Un pari è risultato prezioso quando si incontra un avversario come il Cosenza, che di certo non si trova per caso nelle posizioni alte della classifica.
Le note positive si allargano, oltre che sul risultato conseguito, anche sulla prestazione: segno che la Paganese non ha perduto lo smalto che aveva contraddistinto le sue migliori prestazioni: cambia lo schieramento tattico, ma la squadra è sempre viva e pimpante.
Buon segno in vista di un finale di campionato che si annuncia avvincente.
Appuntamento a lunedì per un approfondimento con la rubrica “Così è, anche se non vi pare” su http://www.paganesegraffiti.wordpress.com