22.6.16

Dissequestrate le quote della Paganese, ora può iscriversi al campionato.

Il tribunale di Nocera Inferiore libera dal sequestro preventivo le quote della Paganese Calcio: la squadra potrà iscriversi al prossimo campionato di Lega Pro. La decisione presa dal presidente del collegio Rossetti risale a qualche giorno fa, in risposta all’istanza presentata dal presidente degli azzurrostellati Raffaele Trapani. Le quote, dal valore di 100 mila euro circa, erano state sequestrate dietro richiesta della procura nocerina, che aveva chiesto e ottenuto anche l’arresto per il patron della Paganese e di suo fratello Antonino, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata ad una truffa ai danni dell’Inps. L’operazione rientrava nella maxi inchiesta ribattezzata «Mastrolindo». Le indagini, con le misure eseguite nel 2013, si concentrarono sulla creazione di ditte di pulizia alle cui dipendenze venivano fatti risultare come assunti operai che, in realtà, non avevano mai lavorato. Quei rapporti fittizi di lavoro subordinato servivano per ottenere dall’Inps indennità di disoccupazione, maternità e malattia. Nel mirino ci finì la Global Service, azienda i cui titolari risultavano proprio i Trapani, impegnata nell’attività del settore delle pulizie e i cui subappalti finirono nel mirino del sostituto procuratore Roberto Lenza. Il sequestro delle quote disposto poi dal gip Alfonso Scermino impediva, di fatto, l’iscrizione al campionato di Lega Pro, in quanto gli istituti di credito non rilasciano la fidejussione richiesta se vige in atto un sequestro di qualsiasi tipo. Un provvedimento che «inficia», di fatto, la garanzia richiesta dalle banche stesse. La conseguenza del mancato dissequestro sarebbe stata l’automatica retrocessione della squadra nella categoria dilettanti. Il tribunale ha disposto il dissequestro delle quote, che saranno cedute a terzi – così come specificato da Trapani in un’istanza firmata dall’avvocato di fiducia Bonaventura Carrara – con il risultato di «restituire alla comunità di Pagani l’unico momento di vero e sano orgoglio, martoriata negli ultimi anni da vicende giudiziarie che hanno in messo in ginocchio la dignità sociale della città». In cambio, il patron della Paganese Calcio metterà in garanzia la somma di 100 mila euro, corrispondente dunque al valore delle quote, ma riconducibile all’indennità che la Corte d’Appello di Salernogli ha riconosciuto per la ingiusta detenzione nel processo “Linea D’Ombra”. Procedimento che vide Trapani assolto, ma destinatario prima di una misura in carcere e poi, di una ai domiciliari.

fonte: MediaNews24