Basterebbe il titolo e chiudere così il pezzo per commentare la serata no di Marruocco e della Paganese ma bisogna fare delle considerazioni anche per smaltire la delusione. Il rischio del tonfo anche ad Andria, dopo l'immeritata sconfitta con la Casertana, ci poteva stare e lo avevo detto con qualche collega, parlando l'altro ieri di questa partita. Purtroppo è avvenuto ed anche in malo modo. Non c'erano le condizioni migliori per questa Paganese che si presentava con tante incognite fisiche e psicologiche, al secondo impegno in tre giorni, che saranno tre in una settimana in vista della gara di Catanzaro di domenica prossima. In questo momento il calendario, per come era la situazione della Paganese, non ci ha dato una mano visto il fiato corto di tanti calciatori giunti alla spicciolata, sei o sette, nell'ultima settimana. Non sono scusanti ma dati reali. E' emblematico che coloro che volavano domenica contro la Casertana son sembrati appannati dopo tre giorni proprio perchè alla base, nel motore, c'è poco carburante. Quattro gare in due settimane, di cui tre in trasferta, sono troppe in questa fase particolare e non sottovaluterei, come già accennato, l'aspetto psicologico, con calciatori già in ritardo e costretti già a rincorrere in classifica. Quello che lascia l'amaro in bocca è che oltre alle già palesi difficoltà, si aggiungono errori marchiani da calciatori esperti che poi ti condizionano l'andamento della partita. Proprio gli errori dei singoli hanno penalizzato oltremodo queste prime tre gare con Silvestri che ci ha messo del suo tra Matera e la gara con la Casertana e Marruocco che ha fatto dell'incredibile, soprattutto sul secondo gol, spianando la strata a Fall e Mancino. Crocifiggere il capitano non serve, in questi anni ci siamo abituati a grandissime parate ad errori grossolani: possiamo solo augurarci che domenica a Catanzaro sia il protagonista salvando il risultato blindando la vittoria. Solo quella servirebbe per riaccendere il morale e consegnare punti pesanti alla classifica che già piange. Bisogna avere pazienza e dare tempo al tecnico e ai calciatori di raggiungere la forma migliore perchè giudicare questa Paganese ora sarebbe ingeneroso. Un dato però su cui riflettere già emerge: tre partite, un gol fatto e cinque subiti.