Nella serata di ieri, al termine della proroga concessa dalla Figc, il club azzurrostellato ha definito l’ingaggio del centrocampista Stefano Maiorano, 30enne svincolato dopo aver militato tra le fila della Juve Stabia. Elemento esperto della categoria e nativo di Campagna, il nuovo acquisto della Paganese arriva a puntellare la zona nevralgica e a dare manforte al leader Pestrin. La trattativa con il biondo mediano era cominciata molto prima della riammissione definitiva del club azzurro in Lega Pro. Maiorano era stato infatti sondato già ad agosto per valutare un suo eventuale approdo in maglia liguorina. Dopo che il diretto interessato aveva preso tempo in attesa di una definitiva schiarita circa il futuro del club di via Filettine, i contatti sono ripresi a inizio settimana e hanno portato alla fumata bianca con la benedizione di Grassadonia. Il tecnico della Paganese conosce infatti molto bene il calciatore per averlo avuto alle sue dipendenze in quel di Messina. Il cerchio in mediana è stato chiuso poi con l’arrivo in prestito dal Milan dell’argentino Juan Alberto Mauri, 27enne reduce da una stagione all’Akragas condita da diciotto presenze. Sul gong poi è arrivata la firma dell’esterno d’attacco Marzio Celiento, protagonista indiscusso con la maglia della Frattese in D lo scorso anno (ben 15 reti). Il calciatore arriva a titolo definitivo dal Lumezzane. I dirigenti azzurri stanno dragando poi il mercato alla ricerca di un attaccante di spessore. Dopo un tentativo a vuoto con Davis Curiale, che ha preferito in extremis rimanere a Trapani pur essendo fuori lista e dopo aver dato un assenso di massima alla proposta azzurra, sono ripresi i colloqui con Gianni Tateo, agente dello svincolato Antimo Iunco. L’attaccante brindisino, che può giocare anche da esterno nel tridente offensivo, sta valutando seriamente la proposta del diesse Ferrigno e una sua risposta è attesa nelle prossime ore. L’intesa economica non è lontana sulla base di un accordo annuale con opzione per la stagione successiva. Iunco, che risiede a Verona, corrisponde al profilo ideale richiesto da Grassadonia.
Fonte: Il Mattino di Salerno